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LINEAMENTI STORICI DELLE MISSIONI CAPPUOOINE TRA GLI INFEUELI 73 come fondatore il P. Patrizio, nobile Manzoni, da Milano, e venne affidata alla provincia elvetica: le stazioni principali di questa Missione ;furono Mosca e Pietroburgo; l'altra invece, affidata alla provincia di Boemia, ebbe i suoi punti d'appoggio in .Astrakan, Nisna, e Mo.stok verso i co::ifini della Persia e s'allargò alla Tartaria, alla regione dei Calmucchi e alla Siberia. Il dispotismo degli Czar lasciò tuttavia ben rari periodi di pace ai missionari, bersagliati dai con– tinui ulcasi (proibizioni) che in ogni cosa coartavano la loro attività. Sotto Ca– terina II, ad esempio, il Prefetto apostolico P. ,,Angelo da Raudinitz e il confratello P. Luigi da Praga furono imprigionati e poi espi::lsi dalla Russia per essersi energicamente opposti alla sepoltura ecclesiastica di un ;francese indegno. Nel 1800 P. Agostino da Pesaro apre la stazione di Odessa sul Mar Nero e già sta per ultimare la chiesa quando uno dei soliti uicasi del governo ha per effetto che sia tradotto prigioniero a Caffa (Feedosija) in Crimea, dove per tradimento è ucciso a coltellate dal suo servo russo (64). LJJJ ALTRE MISSIONl Notevole, nel Settecento, è lo sviluppo delle Missioni spagr:.ole nell'America centrale e meridionale. Esse si estendono, con la creazione di nuove « ridu– zioni», ai fiumi Apure e Meta (1770), dànno vita alle « Missioni volanti>> di Bogotà, agili e ben organizzate su vasti territori di selve (1777), si allargano all'Avana, assunta dai cappuccini per volere del re di .Spagna (1781). Nel Brasile, ai cappuccini francesi, espulsi per la guerra sorta tra il Por– togallo e la Fra~cia, subentrano i cappuccini italiani (1716). Lnorando con te– nacia nel solco già aperto dai confratelli francesi, essi si creano in Brasile uno dei più importanti campi del loro apostolato t'.tnto da ottener dal governo questa testimonianza : « Sono ammirabili i frutti raccolti nelle diverse province da pochi Padri Cappuccini, fatti venire dall'Italia. lll' anch2 ammirabile la costanza e il fervore con cui questi uomini di pace si addentrano per le foreste e nei luoghi selvaggi, a costo delle maggiori ;fatiche e privazioni, unicamente col fine di convertire uomini perduti per la Religione e lo Stato >l (65). Nel 1724 le residenze tra gli indi erano 9 con alcune migLaia di indi assi– stiti e catechizzati; ma in breve essi si moltiplicano, specialmente negli stati di Bahia, Pernambuco, Rio de Janeiro, Mato Grosso, Rio Grande, ecc. Grandi apostoli degli indi brasiliani furono i PP. .Gianfrancesco e Sebastiano da Pal– lanza che lavorarono nel Rio Grande; P. Francesco Maria da Todi che fondò «riduzioni» nel Rio de Janeiro raccogliendo gl'indi Garalhos; P. Tomaso da Città di Castello, apostolo dei Coroados lungo il fiume Paranahyba; i PP. An– gelo da. Lucca e Vittorio da Cambiasco che risalgono pure il Paranahyba e tro– vano indi abitanti in caverne ai quali si presen:ano con tf.nta dolcezza da conquistarli immediatamente e a indurli a chiamare i loro cc,mpagni che for– mano una vasta cc riduzione>> di parecchie migliaia d'abitanti; il P. Ludovico da Livorno, accolto da prima dagli indi Camacans con nugcli di ;frecce, poi amato e venerato come un padre; il P. Placido da. }[essina che si presenta pure (64) Ib., p, 62 e 64. (65) Archivio Generale delle Missioni cappuccine, Roma, Via Boncompagni, 71, Esposizione succinta delle oo~e avvenute nelle Missioni dei Cap]Jc'_woini neWimpero del Brasile, ms., Casella: Rio de Janeiro, a. 1851, p. 5.
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