BCCCAP00000000000000000000721
72 LINEAMENTI STORICI DELLE MISSIONI CAPPUOOINE TRA GLI INFEDELI In Persia i cappuccini francesi, in veste di medici, matematici e astronomi ma centrando naturalmente tutte queste attività secondarie nel problema cru– ciale della loro missione, e cioè l'apostolato, erano riusciti a mantenere le loro posizioni per oltre un secolo; anzi nel 1667 il P. Gabriele da Chinon, movendo da Tauris, s'era spinto sino ad Erivan nell'Armenia acquistandosi tanta sim– patia presso il Governatore che quando il missionario durante un viaggio ad Aleppo morì, egli comandò che la sua salma fosse portata ad Ecmiazin e se– polta onorevolmente. Sulla tomba di questo instancabile missionario fu scritto: P. Gabriele da Ghinon, secondo A.postalo deWA.rmenia, (60). Le prove e le persecuzioni non mancarono però mai ai missionari che isu– birono quasi in ogni tempo da parte di musulmani e scismatici,· angherie, de– vastazioni di chiese e di case, flagellazioni ed espulsioni e talora anche la morte. Nel 1727 a Tauris· il P. Bernardo da Bourges dopo 26 anni d'apostolato trascorsi nell'assistenza agli infermi e a tutti i colpiti dalle molte calamità, fu ucciso con un colpo di spada (61). Vent'anni dopo circa P. Damiano da Lione, espertissimo in medicina, fu assalito nella sua residenza di Tauris da un gruppo rli banditi che prima torturarono il suo domestico e poi bastonarono così orren• damente il povero missionario che dopo tre giorni di agonia morì. P. Damiano, morto cc pregando per coloro che lo avevano assassinato, era ritenuto da tutti come un santo, non teneva nulla per sè e distribuiva ai poveri tutto ciò che gli era dato ll (62). La Missione di Persia si spense nel 1770 a seguito di un decreto, provocato da eretici e scismatici, che inibiva ai missionari di rientrare nella Persia dalla quale erano già stati scacciati. La Missione della Georgia, oltre che da angherie e persecuzioni, fu fune– stata nel 700 dai periodici ritorni della peste che allineò sul cammino dei mis– sionari lugubri spettacoli di devastazione e di morte. La sorte dei missionari peggiorò quando nel 1800 la Georgia fu annessa dalla Russia. Tra le continue guerre russo-ottomane, sanguinosissime e spesso condotte secondo la tattica della cc terra bruciata», le diverse stazioni missionarie subirono periodicamentP. danni ingenti, e talvolta la completa distruzione. Qualche missionario, caduto prigioniero dei turchi come il P. Tommaso da Tempio, fu deportato in Erzerum. La calamità maggiore sotto i russi fu tuttavia una nuova pestilenza nella quale, assistendo i colpiti, caddero ben 7 missionari. Essi furono i PP. Fili– berto da Fossano, Bonaventura da Asti, Basilio da Rovigo, Amedeo da Fos– sano, due fratelli laici e lo stesso Prefetto apostolico P. Francesco Antonio da Padova. La Missione della Georgia, dopo tanti sacrifici e tante vittime, finì tragi– camente il lo gennaio del 1845 con l'espulsione selvaggia dei missionari ordinata dal governo russo dopo che essi, naturalmente, avevano rifiutato di sottostare alla sua ingiunzione di staccarsi da Roma e ;farsi scismatici (63). Alla Missione della Georgia si riannodano due nuove Missioni sorte nel Settecento: le Missioni di Russia (1713) e di Circassia (1759). La prima ebbe (60) P. CLEMENS A TERZORIO, Manuale historicum, o. c.• p. 81. (61,) Io., Le Missioni d-ei Minori cQippuccini, o. c., vol. VI, p. 175. (62) Ib., p, 178. (63) Io., Manuale historicum, o. c., p. 95.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz