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68 LINEAMENTI STORICI DELLE MISSIONI CAPPUCCINE TRA GLI INFEDELI La Missione di Caracas esercitò il suo apostolato tra gli indi Guamos, Atarures, Amaibos, Chiripas Taparitas, Atapaimas, Goyanes e altri, abitanti alle foci dei fiumi o nelle selve; più di 80 villaggi sorsero in questa Missione per opera dei missionari; martire cadde il P. Placido da Valenza e di veleno propinato dagli indi morirono i PP. Giovanni da Utrera, Luigi da Argiba, Michele da Madrid e il fratello laico Donato Francesco da Tuecuyo Le altr.e Missioni tra gli indi sorte nel seicento furono quelle di Trinidad (1678) che durò una trentina d'anni ed ebbe i suoi martiri nei PP. Stefano da S. Feliz e Marco da Ubrique e nel .fratello laico Raimondo da Figuer0la; di Maracaybo, )\faquaes e Aratomos (1693) dove caddero, abbattuti dagli indi a colpi di lancia il fratello laico Greg:orìo da Ibi e il P. Antonio da Tudela (169-!); di Riohacha e Valledupar (1693). Su di esse molte volte s'abbatte la furia sel– vaggia della barbarie che incendia, distrugge, uccide, ma la croce brilla nel– l'alto, come nelle visioni del P. Giuseppe da Carabantes, e riverbera sul mowlo pagano, per il sacrificio e l'eroismo dei missionari, i suoi raggi benefici. IL SETTECEiYTU All'aprirsi del Settecento i missionari cappuccm1 hanno stabili Missioni in tutti continenti: in Africa esercitano il loro apostolato tra i musulmani del nord e ;i primitivi del Congo e di tutta la costa occidentale africana; nei pac,sl del meclio Oriente, dalle cento razze e religioni, i campi missionari vanno dalla Grecia alla Persia, dall'Egitto alla Georgia facendo perno sulla Siria; ln Indift si sono sparsi sulla costa occidentale dell'immensa penisola e nel bassopiano del Gange; in America lavorano alla civilizzazione degli Uromi del Canadà; sono nella Luisiana e nelle Antille; hanno formato fiorenti « riduzioni ll tra gli indi della Columbia e del Venezuela e, ormai sparsi per tutto il Brasile, anche qui attendono alla evangelizzazione degli indi e all'assistenza delle popolazioni d'origine portoghese. In blocco oltrepassano i 2000, e compatti muovono verso altre < .;nquiste, indifferenti ai climi micidiali, alle frecce dei primitivi, alla ferocia dei mu– sulmani, all'odio fanatico di ebrei e scismatici A centinaia sono caduti, ma, « soldati arditi del _Vangelo, quando la morte li arrestava sulla strada, essi leva– vano sulle fiamme del loro olocausto la Croce, e quelli che seguivano la racco– glievano e la portavano più in alto e più lontano: e la trasmett~vano sd 11.ltri che la portavano più lontano ancora ll (47). II Settecento non apre una nuova epoca : esso continua, nel primo cinquan– tennio circa, lo sviluppo del secolo precedente che poi, verso la fine <ì.el seeolo conoscerà l'arresto e la decadenza comune a tutte le Missioni cattoliclw. IL TIBET Una celebre Missione che ebbe i suoi inizi sulla soglia del Settecento, fu quella del Tibet, sull'altipiano più alto del mondo a nord dell'Himalaya. Questa regione era rimasta presso che ignota agli europei, quando circostanze diverse portarono gl'inglesi a costruire il forte di Calcutta sul delta del Gange e con (47) P. CLEMENTE DA TERZORIO, Fino ai confini del mondo con la Croce, in Liber Memorialis, o. c., p. 285 e s.
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