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LINEAMENTI SWRICI DELLE MISSIONÌ CAPPUOOINE TRA GLI INFh:-DE1,I 67 la Provvidenza per dar al Brasile nuovi missionari di cui 11:. colonia porto– ghese aveva estremo bisogno (44). Infatti il provinciale di Bretagna (Francia), avuto notizia dell'accaduto, supplicò Propaganda Fide a concedere ai missionari deportati l'uso delle fa• coltà che possedevano in terra d'Africa e nello stesso temr:o pregò ;i mis– sionari a rimanere in Brasile e ad esercitarvi il loro apostolato., Da Pernam– buco, scacciati gli olandesi dal Brasile, la Missione s 'irrac.ia rapidamente a Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul, Parahiba meridionale, ricostruendo sulle rovine apportate dagli olandesi e poi penetrando risolutamente nelle selve alla ricerca e catechizzazione degli indi. I cappuccini francesi dovettero lasciare il Brasile nel 1'399 dopo mezzo secolo cc consumato fra le tribulazioni e i sacrifici) ll e << aver ridato - come si esprime il segretario di Propaganda Fide Urbano Cerri - la fede cattolica al Brasile» (45) >l. Ad essi nel settecento subentrarono i cappuccini italiani. Questi, tuttavia, in Bahia avevano già aperto un ospizio sin da quando i PP. Giovanni da Romano e Tommaso da Sestola vi erano approdati, reduci dalla Missione del Congo, ed erano riusciti talmente cari alla popolazione che questa non permise avessero a partire. LE MISSIONI DEI 0'.A.PPUDOINI SPAGNOLI Ricche d'eroismi e di martiri furono pure le Missioni dei cappuccini spa– gnoli nei possedimenti soggetti alla Corona di Spagna dal Panama al Rio Amazzoni. Esse tendono alla riduzione degli indi e alla loro catechizzazione e, pur nella tormenta di continue difficoltà e persecuzioni, restano tipica espres- sione di tenacia missionaria (46). · La prima è quella del Rio Amazzoni, aperta nel 1645 sotto la direzione del P. Andrea da Cocentaina; essa ha vita effimera. Ugual sorte tocca rmre alla Missione di Urubà (1647-1649) nel Panama, nata dall'iniziativ.a di un gruppo di missionari provenienti dalla Guinea. Frutti invece prodt:sse la Missione ·di Darien, pure nel Panama, che ebbe oltre un quarantennio di vita (1646-1689); ma la ribellione degli indi, stanchi delle razzie dei conquistatori spagnoli, tennero sempre la Missione sotto l'incubo e in definitiva furono causa ,della morte del primo Prefetto, P. Antonio da Oviedo. Questi, ;infatti, recatosi un giorno fra tribù minacciose per pacificarle, cadde nelle mani degli indi Gor– gonas, antropofagi, che l'uccisero e divorarono (1652). Celebri per martiri furono le Missioni di Cumanà e Caracas nel moderno Venezuela, dove fu attuato in pieno il sistema delle reduotiJnes. Nena Mis– sione di Cumanà, dove rifulse di particolar luce il Servo di Dio P. Giuseppe da Carabantes, tra gli indi Chaimas, Parias, Guaramas e C:iribes più di 40 villaggi furono fondati, ben ordinati e con ottime chiese; vi subi il martirio il P Michele da Albalate col suo sérvo Emanuele da Vera, :nentre morirono avvelenati i PP. Giovanni da Pabo, Filippo da Hijar, Francesco da 'l,'auste, Antonio da Torrecarcel e Atanasio da Barcellona. (44) P. CLEMENS A TERZORIO, Manuale hiYi;orioum, o. c., p. 313. (45) E' citato da P. Clemente da Terzorio, ib., p. 316. (46), Per tutti i dati seguenti cfr. P. MELCHIO.R A POBLADURA, Historia Generalis, o. c., pars II, VOI. II, p. 391 ss.

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