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56 IL METODO DEI M!SSIONARI CAPPUCCINÌ NELLA « MiSSiONE DEL LEVANTE> lo meno d'indifferentismo. L'assistenza ai cattolici fu uno degli scopi della Missione, e, certo, non tra gli ultimi (124). L'attività dei missionari si esplica in questo settore col dar modo ai cattolici d'istruirsi e frequentare i sacramenti (125); li sostengono nella prova, ne educano i bimbi, e mentre portano ovunque il senso della cat– tolicità, donano loro la certezza di essu compresi e amati dai fratelli che abitano nelle nazioni cattoliche (126). I missionari mirano ad elevarne la spiritualità aggregandoli in pie associazioni e sopratutto al Terz'Ordine francescano propagato ovunque come una santa milizia cattolica contro gli attacchi dell'eresia e del– l'Islam e mezzo di perfezione (127). Cure molteplici i missionari. dedicarono pure alla formazione. di un buon clero indigeno. La Chiesa missionaria, come si sa, non è che trans€unte e tende in definitiva a distruggere se stessa per creare una chiesa autoctona: per vivere e prosperare essa ha bisogno di sacerdoti propri che continuino l'opera dei missionari, ne allarghino il raggio d'azione e diano alla nuova chiesa stabilità e perpetuità (128). Ebbene i missionari fondano o dirigono seminari a Beirut, Cipro, Costantinopoli, in India, anzi « caldeggiarono e ottennero la istituzione della gerarcbia cattolica orientale» (129). E non paghi ancora, « con un'ardit::1 innovazione nel campo missionario, istituirono le Suore Cap– puccine di rito siro, armeno e maronita » che, sulle orme dei missionari, « vivevano una vita di austerità e di preghiera e affiancavano la loro opera nella scuola e nell'esercizio della medicina » (130). * * * Tr,nta mrnse d'iniziative, alle quali si deve aggiungere una multifor– me opera scolastica, la stampa e un largo sviluppo di opere assistenziali (131), dona all'apostolato cappuccino in Oriente una spiccata modernità e precorre molte direttive della Maximum illud (30 nov. 1919) e della Re– rum Ecclesiae (28 febbr. 1926), rispettivamente di Benedetto XV e di Pio XI. (124.: Vi è già un accenno nel Docum. I, p. -123. Cfr. anche il programma trac– ciato dai due primi superiori, P. Leonardo da Parigi e Giuseppe du Tremblay, Docum. V. (125) Docum. XVII e in generale tutti I Documenti che riguardano le Missioni della Grecia: VII, VIII, X, XV. (126) Cfr. i Documenti sopracitati. (127) Anche qui valgono sopratutto i Documenti riguardanti la Grecia, già citati. (128) Cfr. Sylloge praecipuorum documentoriim (Romae 1939), p. 118, 215, 250 (129) Cfr. !GN"AZIO DA SEGGIANO, Documenti, p. 119 e s. (130) Ibid. (131) Cfr. IGNAZIO n.4 SEGGIANO, La scuola nelle Missioni dei Cappuccini nel pros• simo Oriente, in L'Italia Francescana, t. XXV, 1950, p. 273 ss.; e Opere assistenzial• dei Minori Cappuccini nel Vicino Oriente, Roma, 1948.
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