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rt METODO DEI ]\USSìo:N'ARI CÀPPUCèINi NÈLLÀ «MiSSÌONÈ nÈ::, LÈVÀNTÈ» 41 direi· meglio, culturale, compendiata in relazioni che poosono definirsi dei piccoli studi di storia comparata delle religioni, condo:ti con larghez– za d'informazioni e una indagine sicura delle fonti (55); e l'altra è pra– tica, volta di preferenza alla osservazione attenta dì come ormai inten– dono gl'indigeni la loro religione (56), dei loro usi (57), e.elle.loro carat– teristiche di vita, socialità e convivenza (58), dell'indole dei diversi grup– pi razziali (59), dei loro rapporti con il governo turco (00) e finalmente delle possibilità di evangelizzazione (61). Sia l'una che l'altra, nella mente dei missionari, collimano in uno sco– po concreto e ben definito, quello indicato da P. Giuseppe du Tremblay nel documento tante volte citato (62) e largamente condi7iso dai missio– nari: bisogna usare tutti i mezzi possibi.li e utili perchè Dio compia la sua opera nell'Oriente (63). E in verità gli eventi sembravano maturare. Le bucne disposizioni di molti musulmani (64); la fame di verità manifestata éa molti fratelli separati (65), le relazioni cordiali con personalità turché (66) e l'amici– zia con esponenti della gerarchia ortodossa (6'1) sembrava preludes– ~ero al momento in cui Dio « voleva usar misericordia » ai turchi e agli ortodossi per il grande ritorno dell'Oriente (68). Compito dei missionari era dunque quello di essere all'altezza della situazione e, 111 una conoscenza profonda dell'anima ortentale (69), in una comprensione fraterna dei molteplici bisogni che t.::-avagliavano le (55) Dociim. XVJ, specialmente a p. 197 e ss. e tutto il Docuni. dalla partizione. Errori diversi e abusl in materia di religione di tntte le sopradett1c Nazioni, in avan– ti, p. 225 e ss. (56) Docum. VI, IX, XXI. (57) Docum. XV, XIX. (58) Docum. XIV, XVI. (59) Docum. XVIII. (60) Gll accenni sono sparsi in quasi tutte le relazioni dalle quali balza il ca• rattere di duro dispotismo del governc turco. Ai Documenti IX e x:II, già citati (vedi nota 39), si può aggiungere il Docum. XIV, pp. 163 e 174; XV, pp. 181 e 188; XVI, pag. lfl8. Quest'ultimo accenno è molto importante perchè rivela l'impossibilità o almeno la grande difficoltà della conversione dei copti a causa dei balzel.li imposti dal go– verno turco. (611) Anche questo è uno dei terni che tornano più sovente. Cfr. Docum. IX,. X, XIII, XIV, ecc. (62) E' il Docum. III, vero trattatello, pur nella sua brevità, di pastorale missio– naria. (63) DocHrn. T, p. 123. (64) • Vegghiarno anche tra l'istessi turchi meravigliose disposizioni... presagio che s'avvicina il tempo nel quale Dio vuole usar misericordia V=rso di questo po– polo •· Dociim. VI, pp. 131-132. (65) • Vi sono qui diversi cophti, i quali avendo sentito parlare delle ricchezze che Dio ha dato 'alla sua Chiesa, desiderano andar 11:c sperando che gliene sarà data parte •· Doc·um. XI, p. 145. Cfr. anche Docwm. II, p. 124. · (66) Doc·um. VI, IX, XIII, e altri. (67) Docum. VII, XII, XIII. (68). • Iarn enirn rnultae regiones in Oriente albescunt ad rnesEern... Ostiurn etiam aperitur ad conversionem totius Aethiopiae •. Docurn. XVIII, p. 203. (69) Docum. XI, XVI, XXI.
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