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IL METODO DEI MISSIONARI CAPPUCCINi NELLA « MÌSSÌONE DEL LEVANTE» 4~ vo dei missionari s'avvicina al centina.io e dimora in circa 50 stazio– ni (12). Il campo del lavoro Questo, in rapidi tocchi, lo sviluppo, limitato a un trentennio circa (13). Il campo è quanto di più vario si può immaginare per razze, lingue, cultura, religioni e costumi.. Occupano un posto importante gli ortodossi suddivisi in Greci, Siri, Caldei, Armeni, Copti, Nestoriani e altre sette innumerevoli (14). Tra i fratelli separati l'opera dei missionari tende, oltre che alle conversioni singole, all'unione dell~ Chiese separate superando i vecchi pregiudizi contro Roma e tentando d'introdurre nel mondo ortodosso una gerarchia cattolica (15). Musulmani ed ebrei, spesso ferocemente avversi al cristianesimo, formano pure una delle costanti preoccupazioni dei missionari anche se debbono cozzare contro un fanatismo che spesso moltiplica le angherie, i soprusi od anche l'aperta persecuzione. C'è, anzi, la speranza di una convP.rsione in massa degli islamici (16). L'ostacolo maggiore era op– posto dal governo turco, rappresentato da governatori venali e avidi di danaro che dominavano dispoticamente, tiranneggiando i loro. sudditi e caricandoli di balzelli (17). La stessa autorità dei consoli francesi spesso non valeva a stornar dal capo dei missionari la procella che questi uo– mini sanguinari scatenavano nel loro furore (18). Importante pure fu l'opera svolta dai missionari per salvare e risol– levare le boccheggianti chiese cattoliche orientali, come quella dei Ma– roniti (19). I · PREPARAZIONE ALL'APOSTOLATO Preparm~ione spiritùale Nel marzo del 1626 salpavano da Marsiglia i primi 4 missionari cap: pt:tccini diretti a Costantinopoli -mentre un altro gruppo di 5 missiona– ri si disponeva, poco dopo, a partire per la Siria e la Pers:la (20): sparuti manipoli di una lunga schiera che si sarebbe tra breve moltiplicata, fa. (12) Cfr. P. IGNAZIO DA SEGGIANO, Documenti, p. 118 e s. (13) I Docitmenti sinora pubblicati arrivano al 1658. Cfr. nota. 1. (14) In quasi tutti i Documenti se ne fa parola. Importanti, come rassegne quasi complete e indagini approfondite dei loro errori, i Documenti XV, XVIII e XX. (15) P. Ignazio accenna nella breve introduzione ai Documenti XXX, XXXII, XXXIV. non ancora pubblicati. ~16) Cfr. Docum: I, p. 123; • Venghiamo in grande speranza che questo sia il tempo... che per l'Ordirn.> di S. Francesco si habbia a convertire l'oriente, et il paese soggietto a Maumetho •. (17) Docum. XIII, p. 149; Docum. IX, p. 143. Sulle condizioni dell'impero turco !n questo tempo cfr. MICHELE FEBUP.E, Teatro della Tu·rchia, (Milano 1861), pp. 122- 145, e P. HILAIRE DE BAR:E,NTON, O.F.M.Cap., La France catholique en Orient, (Paris 1902), p. 182. . (18) Cfr. MICHEJ,E FEBURE, Teatro della Turchia, p. 54. (19) Docum. XIV, p. 153 e 163. (20) Docum. III, p. 126. Superiore del primo gruppo era Il P. Arcangelo da Fossé, del secondo il P. Pacifico da Provlns.
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