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LE MISSIONI CAPPUCCINE DURANTE L'ULTIMA GUERRA 35 IL VICARIATO APOSTOLICO DI HARRAR cc Abuna di Roma stare grande perchè voler bene a tutti. A.vere costruito casa· grande come il suo cuore, dove ricevere tutti, ricchi e meschini, in ogni ora e in ogni tempo. Non tornare mai vuoti dalla casa sua: dare a tutti pane e vesti. Sì, lui stare grande, ma noi volergli bene tutti». (~uesto il giudizio formulato, oltre· che dai cattolici indigeni, dai copti e musulmani dell'harrarino suì conto ·di Mons. Leone Ossola sin dai primi tempi della sua amministrazione nel Vicariato apostolico di Harrar (47). Egli aveva fatto la sua solenne entrata in Harrar il primo gennaio 1938 racco– gliendo, in questa vasta Missione fondata dal Cardinal Massaia (48), l'ere– dità di una delle grandi figure di vescovi missionari del nostro secolo : il cappuccino francese Mons. Andrea Jarosseau (49), che, subentrato nel go– verno a Mons. Turin, in quasi 50 anni di lavoro, con fervido zelo, potenziando la scuola, creando orfanotrofi, ospedali e lebbrosari, fondando un'ottima ti– pografia e curando l'educazione del clero indigeno, aveva portato il Vica– riato a uno sviluppo notevole, sopratutto nella parte meridionale e occiden- · tale, abitata da popolazioni pagane. La conquistà italiana (1936) e il susseguente cambio dei missionari portò da prima qualche convulsione; ·ma, appianate le non gravi difficoltà, la vita riprese H _suo ritmo normale, potenziato ora dall'aumentato numero dei mis– sionari. Col sopraggiungere dei cappuccini italiani, il Vicariato (50) ;fu diviso in 4 grandi distretti, affidati a diverse province: Genova, Roma, Torino e Parma (51). 'l:ogliamo cli peso dalla relazione cli Mons. Ossola (52) una pagina densa cli dati che illustrano l'attività del Vicariato nel quinquennio 1938-1943. 1938: prima visita pastorale, ingrandimento del vecchio seminario; co– struzione della cattedrale provvisoria e grandiose missioni agli uomini .in Harrar; restauro e ammodernamento della doppia stazione cli Dire Daua; pubblicazione del Vocabolario italiano-galla e galla-italiano del P. Gaeta,no da '.l'hiene e della Ililosofìa scolas/iic(i per uso dei seminaristi del P. Angelico da None. Stefania e Rodolfo (P. GABRIELE DA CASOTTO); 2) Relazione sulle popolazioni dei laghi Stefania e Rodolfo: Spedizione scientifica Parenzarni e P. Gabriele àa Casotto (P. GABRIELE DA CASOTTO), Interessanti usi e costumi locali sono pure i due volumi di prosa narrativa, pubblicati da P. GABRIELE DA CASOTTO: Una 81J)•edizione antischiavista, Milano, 1940; Amette e Berrù, Soresina, 1946. (47) MONS. L. OSSOLA, Relatio Vicarii Apostolici de Harar inde a 1 Januarii 1938 usque ad 1 januarii 1943, ms. c., p. 14. (48) Cfr. Le Missioni Cattoliche dipendenti dalla Sacra Congregazione di Pro– paganda Fide, Roma, 1946, p. 3. (49) su Mons. Jarosseau è notevole il recente studio di: GAETAN BERNO– VILLE, L'épopée mi88'ionaire d'Ethiopie: Mons. Jarosseau et la Mission des Gallas, Parigi, Alb!n Miche!, 1950. (50) La sua superficie era di 202·.ooo kmq., la popolazione di 2.000.000 d'abitanti. Cfr., Le Missioni Cattoliche, o.e., p, 143. (51) I superiori regolari, rispettivamente, furono: P. Egidio da Triora (Har– rar), Ippolito da Vetralla (Dire Daua), Michelangelo da Cavallana (Daga-Dima) e Modesto da Valgrana (Addis Abebru). (52) Relatio Vicarii Apostolici, ms. c., p, 21 e ss.

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