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26 LE MISSIONI CAPPUCCINE DURANTE L'ULTIMA GUERRA Manca tuttora una statistica complèta, impossibile finchè di ogni singola Missione non sarà stato fatto un attento esame; è indubitabile tuttavia che le stimmate lasciate dagli indiscriminati bombardamenti, dalle famigerate deportazioni .in massa ch1:; disseminarono vittime lungo i cammini della giun– gla e clel deserto, daìl'odio settario contro la religione cattolica camuffato, il più delle volte, da esigenze militari, richiederanno tutto lo slancio e lo spirito cli sacrificio -dei missionari per essere rimarginate. In tale congiuntura anche le Missioni cappuccine ebbero a pagare il loro tributo di sangue e di devastazioni. Una quindicina di esse si trovarono in pieno teatro di guerra, disposte lungo una traiettoria che va dalla Bulgaria alla Gregia, all'isola di Creta, al Mar Rosso (Eritrea, Somalia francese e inglese, Abissinia, Aden), alle grandi isole dell'Indonesia (Padang, Pontia– nak), alle Missioni italiane in India (Agra, Lucknow), alle Filippine, alle isole Marianne (Guam) e alle Ryukyu, dove si combattè la grande battaglia di Okinawa che decise le sorti della guerra in estremo oriente (3). A queste si dovrebbero aggiungere le Missioni di· Kiamusze (Manciuria), di Pingliang e Tsinchow (Gina); ma di esse, come delle Missioni europee, non parleremo in questo articolo (4), perchè connesse con altro fenomeno successivo, almeno in parte, alin guerra: il comunismo. LE MISSJONI AFRICA.NE Le Missioni d'Africa coinvolte dalla guerra, furono cinque: Eritrea, So– malia francese, il Vicariato apostolico di Barrar e le due Prefetture di Ro– sanna e Endeber (Abissinia). La Somalia inglese, unita ecclesiasticamente al vicariato apostolico di Aden, non ha stazioni missionarie (5). Su questa vasta zona nord-orientale dell'Africa si combattè, come è noto, la guerra italo.alleata. Dopo l'effimero sopravvento italiano con la con– quista della Somalia inglese e del saliente del Kenia che viene a inserirsi tra l'Abissinia e la Somalia· italiana, il peso delle armate alleate si ;Cece presto sentire determinando il crollo dei possedimenti italiani. IL VICARIATO APOSTOLICO D'ERITREA Gibuti fu appena tocca dai bombardamenti, mentre la Missione eritrea dovette subire le conseguenze della conquista alleata. L'abitazione delle Suore cli Sant'Anna, unita ·a1 complesso cli edifici che formano la Missione della catte– drale all'Asmara, fu completamente distrutta : due ragazzi e una suora rimasero feriti. Una bomba colpì il campanile della cattedrale che, pur -restandone ~brecciato, fortunatamente resistette e deviando la bomba, salvò il Vicario apostolico, Mons. Giangrisostomo Marinoni, due missionari e una settantina tH ragazzi. Distrutta, in pa.rte, fu pure la cc Casa dei cappellani», un grande edificio costruito da P. Marino da Desio. (3) Cfr. Selezione dal Reader's Digest, sett. 1950, pp. 48-53. (4) Rapidi accenni, seppur condotti in forma popolare, si trovano nel volume sopracitato: P. METODIO D,I\. NEMBRO, Guerra e Missioni, PP. 181-221. (5) Cfr. n Vicariato Apostolico di Aden, .Aden, 1949, pp. 16-23.
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