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96 P. ROCCO COCOHIA DA CESINALE O.F.M.CAP. Tutto questo compiesso d'attività, rivolta al mondo pagano o acattolico, .-: tale che. per alcuni secoli s'inserisce profondamente nel tessuto stesso della storia della Chiesa e di molte nazioni: compito arduo quindi l'enuclearlo per darne un panorama a grandi linee ma il più serio e completo possibile e inoltrè « ordinato con quello della storia comune ii. LE FONTl Ovviamente la descri.zione dell'ambiente politico-religioso in cui avevano operato i cappuccini, non poteva venire a P. Rocco che « dai fonti comuni di cose ecclesiastiche e civilb (85), sia pure ben controllati e discussi; la diffi– coltà consisteva nel dar corpo e unità alla loro stessa azione missionaria: grandissima se si pensa al « quasi nulla l> che dai cappuccini si era fatto in tal campo. A che infatti si erano ridotti i diversi tentativi? P. Marcellino da Pisa nel III volume degli Annali dell'Ordine (1676), aveva annunziato gli Annali delle .1llissioni che dovevano giungere sino al 1634 (86), u:a la morte gli aveva impedito d'attuare il suo disegno. Ottant'anni dopo P. Mi– chele Wickart da Zug (Svizzera), segretario dell'Ordine per le province tedesche, nel VII volume del Bullari'ltm Ordinis FII'. Minoritm Capitccinor'ltm (86, bis) aveva lasciato una buona raccolta di bolle, brevi'e decreti pontifici, decreti e decisioni di Propaganda Fide, lettere e diplomi di va1·i principi europei e extraeuropei riguardanti le Missioni cappuccine : « documenti in gran parte preziosi - an– nota P. Rocco - ma che richiedono lo sviluppo nel campo .dei fatti)) (87) e inol– tre non formavano ehe una piccola parte dell'immensa quantità di documenti concernenti le Missioni .dell'Ordine. Finalmente il Servo di Dio Mons. Anastasio Hartmann nel 1858, essendo procuratore generale delle Missioni, aveva fatto presente al Definitorio generale la necessità di una storia missionaria dell'Or– dine, e a questo scopo aveva separato dall'Archivio dell'Ordine l'Archivio 1lelle Missioni, ricco di svariato materiale documentario ma sempre piccola cosa ri– spetto al materiale disperso negli archivi delle singole province e Missioni op– pure negli archivi cli Stato. La guerra di liberazione italiana del 1859-60 aveva poi messo a soqquaclro ogni cosa nella penisola togliendo la possibilità di ri. <?erche scientifiche e facendo rimandare l'attuazione del progetto del grande 1'escovo missionario (88). (85) Storia, v. I, :p. XV. (86) « Saeculo, quod volumine isto decurro, coepit Congregatlo nostra Mundi extremos fines lustrare, nomen Christi annuntians Indis et Barbaris Gentibus. In Perside, et in Aegipto Fides propagata fuit a Capuccinis, qui et plagas Ger– maniae, et Galliae hae1·esi infectas peregravere. Turcae quoque suas nobis pervias fecere provlncias. Appulit et 1Il AngUam turba Fratrum selecta, et ubique ani– morum salus aestuante illo zelo fervlde procurata fuit. Tomus integer debet typys mandari in quo accurata fiet Missionum descriptio ». Annalium seu sacr. Historia– rum Ordinis Minorum S. Francisci qui capitccini mmcupantur, t. III, Lugduni 1676, Praefatio ad Lectorem (senza numerazione). (86 bis) Romae, 1752. (87) Storia, v. I, p. XV. (88) Cfr. P. ADELHEM JANN, P. Rochus von Cesinale und seine Missionsge- 80hichte des Kapuzinerordens. in Seraphisches Weltapostolat, o. c., 1928, p. 259.

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