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dizionata da determinate norme che tendono al mutuo bene spm– tuale e temporale di tutta la federazione. Queste limitazioni di auto– nomia riguardano il governo federale, la visita del Presidente della Federazione, un noviziato e un professorio comune, il trasferimento delle monache, lo scambio di personale e di suffragi, ecc. 4) Prima della federazione i monasteri erano uniti fra loro e con l'Ordine da vincoli morali e spirituali; dopo la federazione invece sono uniti da vincoli non solo morali e spirituali, ma anche giuri– dici (25). Per questo si dice nella citata Istruzione (n. 22, 1) che dalla Federazione dovrà provenire la facoltà giuridicamente riconosciuta e il dovere canonicamente sanzionato di prestarsi mutuo aiuto e colla– borazione nei fini propri della medesima (26). 5) Gli scopi delle federazioni di monache in genere consistono nel: a) promuovere nei monasteri che le compongono lo spirito religioso e la vita regolare monastica propria dell'Ordine; b) ovviare agli svantaggi che nascono dall'isolamento dei monasteri; c) favorire l'irradiamento di ogni Comunità, permettendole di far profittare tutte le altre delle sue esperienze e della sue facili– tazioni; d) soccorrere i monasteri che si trovano in situazioni diffi– cili, sia materiali come spirituali. 6) La federazione di monasteri viene costituita dalla sola Santa Sede e diventa con ciò persona morale di diritto pontificio con parti– colari diritti ed obblighi contenuti in speciali statuti approvati pari– menti dalla Santa Sede (27). Come si rileva, la forma federativa di governo sta come in una via di mezzo fra la completa autonomia dì enti aventi tuttavia uno scopo unico, e tra la forma di governo a regime centralizzato, come sono m genere gli Ordini e le Congregazioni religiose, in cui le (25) Cfr. D'ARBONNE, O.F.M. CAP., Fedé•razioni di Monache Cappuccine in Italia - Commentario, in fus Seraphicum, I, 1955, p. 177 sgg., p. 186-188. (26) Cfr. DE ANTONANA, Federazioni di Monasteri, nel volume citato, P· 169. (27) Esempi di federazioni di monasteri di Cappuccine (Italiane) possono vedersi nella rivista Ius Seraphicum, I, 1955, p. 7 sgg., p. 123 sg.