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48 La confessione delle parti nel proc. can. nella lettera indirizzata << A. Xantippo Numidiae Primati>> al– l'inizio del 402 ( 86). Vi è canonizzata la possibilità dell'appello, nel tempo utile di un anno dalla emissione della sentenza inflig– gente la pena della scomunica, tanto per il chierico convictus quanto per il chierico confessus. In esso infatti si concede al chierico, colpito da una sentenza di scomunica, il tempo utile di un anno per la richiesta di revisione del processo, donde ne è uscito condannato per aver confessato d'essere l'autore del crimine in discussione, o perchè le prove lo hanno convinto e proclamato reo. I motivi, per i quali è concessa la revisione, sono diversi, come si rileva dal testo. È da notare, che si tratta di un processo criminale e conseguentemente di una confessione strettamente giudiziale. Nessuna norma (tranne l'accenno all'ap– pello), che riguardi la struttura di detta confessione, è riferita; però l'espressione: << ... clericis convictis et confessis... » equi– para di fronte alla sentenza di condanna il chierico confesso a quello convinto reo, in quanto sia l'uno che l'altro è stimato responsabile del crimine e quindi condannabile. Evidentemente qui la confession~ riveste la figura di prova giudiziale, e, poichè la procedura ecclesiastica non ha una legislazione, che la mo– deri esaurientemente, verosimilmente le si devono applicare i principi dai quali è regolarizzata la confessione giudiziale spon– tanea della contemporanea procedura extra ordinem romana, confessione, che, come si è visto innanzi, ha il preciso carattere di prova. Confermano questa opinione: a) la lineare frase: << ••• convictis et confessis ... » del surriferito c. 12 del Conc. Carta– ginese V, che rievoca con semplicità le simili espressioni del di– ritto romano; b) lo svolgimento del processo criminale contro il reo confesso in diritto romano, che la << Didascalia » nel capi– tolo cinquantaduesimo ( 87) riferisce e propone come modello ai giudici cristiani; e) infine il fatto che il Conc. Cartaginese V, in (86) S. AuGUSTINUS, Epistolae, Epistola LXV, nn. 1-2, in PL 33, 234-235. (87) FuNK F. X., Didascalia et Constitutiones Apostolorum, vol. I, Pader• bornae 1905, pp. 148-150.

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