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Cap. Il - Dagli inizi fino al Decretum Gratiani 37 consenso d'ambedue i litiganti, anch.e se uno di essi è un Chie– rico (35). Gli stessi Imperatori Arcadio e Onorio nel 399 emanano una nuova Costituzione ( 36), in cui vien fatta distinzione tra l'ordinamento giudiziario ecclesiastico ( in mano ai Vescovi), cui è riservata la soluzione delle cause ecclesiastiche, e quello imperiale ( in mano ai magistrati civ.ili), che decide le contro– versie civili. Tale distinzione viene confermata da una Novella di Valentiniano nel 452 ( 37). Questo però non vuol dire, che i Vescovi vengono privati del potere cii giudicare le cause civili; essi continuano ad esercitarlo, per quanto sia molto difficile pre– cisarne la natura, restando esso al di fuori dell'ordinamento giu– diziario dello Stato. Una cosa risulta chiara dai testi: che esso non è un potere meramente arbitrale. Gli Imperatori Arcadio, Onorio e Teodosio con una Costi– tuzione del 408 dettano delle norme, che regolano il procedi– mento della << episcopalis audientia )) (38). Giustiniano poi con– ferma I 'istituto della « episcopalis aadientia )), inserendo nella sua Compilazione le Costituzioni del 398 e 408 (39), e, quasi ciò non bastasse, costituisce i Vescovi vigili custodi della giusti– zia nell'Impero ( 40), perchè tra la ~nerale corruzione dei giu– dici imperiali (41) i Vescovi sono da lui stimati santissimi ( 42), religiosissimi ( 43) e amabili ( 44). Con l'emanazione della Novèlla CXXXIII, 2 del 546 le sen- (35) c. I. 4. 13. (36) C. Th. XVI. 11. l. (37) Novellae. lih. II. tit. 12, in GoTHOFREDUS J., Codex Theodosianus, t. VI, pars I, Lipsiae 1743. (38) c. I. 4. 8. (39) Rispettivamente a C. I. 4. 7, C. I. 4. 8. (40) Nov. VIII. «Edictum... )); Nov. LXXXVI; Nov. CXXXIV. 3. (41) S. G11EGORIUS NAz., Poemata historica, sectio I, De seipso, vv. 152-160, in PG 37, 981-98:!; S. JoANNES CHRISOST., De beato Philogonio, l-Iomilia VI, n. 2, in ·pc 47-48, 750-752. (42) Nov. CXXVIII. 17. (,t3) c. I. 4. 13. (44) Nov. VIII. « Edictum... l),