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CAPITOLO SECONDO LA CONFESSIONE DELLE PARTI NEL PROCESSO CANONICO DAGLI INIZI FINO AL DECRETUM GRATIANI Articolo l. POTERE GIUDIZIARIO ECCLESIASTICO E CIVILE NEI SECOLI I-VI DOPO CRISTO I. Esercizio del potere giudiziario ecclesiastico. S. Paolo nella sua I Cor. VI, 1-8 redarguisce i cristiani, che per risolvere le loro liti ricorrono ai magistrati dello Stato. Trat– tasi, evidentemente, non di una prescrizione giuridica, che vo– glia imporre ai cristiani di ricorrere al Vescovo per la soluzione delle controversie civili, ma di un obbligo di coscienza ( 1), ri– badito poi da S. Clemente Papa (fine primo secolo) nella « Epi– stola I ad Jacobum)) (2), da S. Clero Papa (inizio secondo se– colo) (3) nella Epistola I)) ( 4), dalla «Didascalia)) (inizio terzo (1) THEODORETUS Er1sc. CYRENENSIS, lnrerpretatio Epistolae I ad Cor., VI, 5-6, in PC 82, 266. (2) S. CLEMENS Pp. I, Epistob I ad ]acobum, n. 10, in MANSI, Sacrorum Conciliorum Nova et Amplissima Collectio, I, 118. (3) SoLI.ERIUS J. B., S.J., De S. Anacleto, in Acta Sanctorum, iulii t. III, Parisiis et Romae _1867, pp. 455-456; S. C. Rr:'UUM, Rescriptum Ordinis Fratrnm Minorum, diei 1 martii 1951, in Analecta O.F.31..Cap. 68 (1952) 94. (4) S. CJ.ETUS (ANACLETUS) Pp. I, Epistola I, nn. 3-4, in MANSI, o. c., I, 605-606.

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