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12 La confessione delle parti nel proc. can. a) se ha per oggetto il debito di una determinata somma di denaro (pecunia certa eredita) (84) ed è pura, ossia non ac– compagnata da exceptiones dilatoriae nè da restrictiones ( deduc– tiones, taxationes, divisiones, che limitino la somma di denaro), produce esecuzione immediata. Il confesso infatti viene subito a trovarsi di fronte al dilemma: di concretizzare nel tempo utile - verosimilmente di 30 giorni - il diritto dell'attore, pagando il debito, oppure di essere sottoposto, scaduto il termine di gra– zia, alla esecuzione violenta sulla persona tramite il procedi– mento del duci iubere (85). In questa seconda ipotesi il magi– strato autorizza l'attore a condurre presso di sè il debitore con– fesso, il quale sconta il suo debito con i servigi, che gli presta. Il creditore però deve somministrargli il sostentamento (86). Questo procedimento è lo sviluppo addolcito della manus iniectio ( 87). Vi sono nella procedura formulare quattro actiones: indi– cati (88), depensi (89), legatorum nomine quae per damnatio– nem certa relicta sunt (90), damni iniuriae legis Aquiliae (91), nelle quali il convenuto, se respinge totalmente la pretesa del– l'attore (se cioè è un infitians) e poi perde la lite, vien con– dannato a pagare una somma di denaro equivalente al doppio del contenuto della pretesa medesima ( 92); se invece confessa riconoscendola fondata : nelle prime tre delle suddette actiones vien condannato al pagamento di una somma di denaro equiva- (84) Lex de Gallia Cisalpina (vulgo Lex Rubria de Gallia Cisalpina), XXI, in Fontes iuris romani antejustiniani, pars prima, Leges, iterum edidit SALVATOR R1cc0B0No, Florentiae 19-11. (85) Ibidem. (86) AnANGio Rurz V., o. c., p. 140. (87) Ibidem; CoLLINEl' P., o. c., p. 178. (88) GAIUS, o. c., IV, 9; IV, .171. (89) GAIUS, o. c., IV, 9; IV, 171; III, 127. (90) GAIUS, o. c., IV, 9; IV, 171; IL 282. (91) GAIUS, o. c., IV, 9; IV, 171; III, 210-214. (92) GAIUS, o. c., IV, 17.1.