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134 La confessione delle parti nel proc. cmi. anche per il rappresentante suppletorius previsto dal can. )-653, § 5 ( 37). In favore della persona fisica o morale che si sentisse lesa nei suoi diritti dalla confessione dolosa del rappresentante, ha luogo la restitutio in integrum (38) disposta dai can. 1687, § 1, 1688 e, ove tale rimedio non è possibile, perchè l'atto è ir– rescindibile per legge patria ( accolta dal can. 1529), il risarci– mento dei danni previsto dal can. 1653, § 4. Ciò che si è detto sulla persona standi in iudicio vale per la confessione civile giudiziale. Quanto alla confessione stragiudiziale civile, poichè può essere emessa da chiunque, bisogna porre il problema della con– dizione della persona standi in iudicio per il confitente sotto que– st'altro aspetto : quale confessione stragiudiziale civile può es– sere dedotta in giudizio agli effetti previsti dal can. 1753? Si può stabilire questo principio: possono essere dedotte in giudi– zio ai fini del can. 1753 quelle confessioni stragiudiziali civili, riguardanti quei diritti e quei casi per i quali il Codex luris Canonici concede la persona standi in iu<licio activa e passiva al confitente; b) nelle cause criminali trovisi in condizione di poter es– sere un inquisitus o accusatus ( 39). Per questo : l) il maior abi– tualmente privo dell'uso di ragione è incapace di delitto ( can. 2001, § 2) e, conseguentemente, non potendo mai essere un in– quisitus o accusatus, non può mai confessare; ogni altro maior inquisitus o accusatus, anche se interdictus o minus :firmae men– tis ( can. 1650, 2001, § 4), per principio, è tenuto a presentarsi in giudizio personalmente per rispondere; perciò può sempre confessare; 2) il minor, che non ha compiuto i 7 anni, poichè lo si presume privo dell'uso di ragione ( can. 88, § 3) e quindi (37) REIFFENSTUEL A., O.F.M., o. c., in lib. Il, tit. 18, n. 84 e c. 21, X, II, 27. (38) REIFFENSTUEL A., O.F.M., o. c., in lib. II, tit. 18, n. 85. (39) L'accusatus nel presentarsi in giudizio per rispondere deve sempre essere assistito dall'avvocato scelto da lui stesso o assegnatogli dal giudice (can. 1655, § 1).
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