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84 La con/essione delle parti nel proc. can. l'obbligo di confessare la verità è incerto; una corrente di giuri– sti lo afferma, un'altra lo nega; e) quando il giudice interroga legittimamente, v'è l'obbligo, in coscienza, per l'accusato o per i litiganti di dirgli la verità, anche se devono manifestare la pro– pria grave delinquenza; c'è però una corrente di giuristi, che li esime da quest'obbligo, quando il delitto in discussione è tra i più gravi ( tra quelli cioè, cui è annessa la pena di morte o il carcere perpetuo), mossa dal principio naturale, che nessuno è tenuto a manifestare la propria turpitudine; d) chi ha già con– fessato, non può essere interrogato ( e quindi non è tenuto a con– fessare) sulla partecipazione di eventuali correi nel delitto; si danno però delle eccezioni, per esempio: il delitto di lesa mae– stà, di eresia, di sacrilegio ed altri (174). Ai requisiti esposti nel capitolo precedente, che condizio– nano la validità della confessione, la dottrina canonica poste– riore al Concilio Tridentino ne ha aggiunto un altro, espresso con la parola « certum )), onde i due noti versi, che li conten– gono, risultano così composti: << Maior, sponte, sciens, contra se, uhi ius fit, et hostis, Certum, lisque favor, ius, nec natura repugnet )). La confessione, affinchè sia valida, dev'essere emessa su di un « certum )), ossia il suo contenuto deve essere una cosa ben determinata nella sua concretezza (175). È un requisito desunto dal diritto romano. Il requisito espresso dalle parole: « ius fit )) viene inteso ed esteso nel senso, che la confessione resa dinanzi al notaio o all'arbitro (ma non quella emessa dinanzi ad un arbitratore) è ritenuta come fatta dinanzi al giudice competente (176). Tra le varie forme della confessione stragiudiziale civile si distingue quella giurat~ ( corroborata cioè dal giuramento) e (174) Per tutti i suddetti principi vedi REIFFENSTUEL A., O.F.M., o. c., in lib. II, tit. 18, nn. 96-io6. (175) ScHMALZGRUEBER F., S.J., o. c., in lib. Il, tit. 18, n. 14. (176) REIFFENSTUEL A., 0.F.M., o. c., in lib. II, tit. 18, nn. 9-11.
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