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- 56 - Beata Vergine della Rocca, che arriva fino al dicembre 1903. Mi– sura cm. 30x21, di pagine scritte 235. ACCC, se. 1, pal. 1, n. 2. Bologna, 28 giugno 1892. li vescovo, mons. Nicola Zoccoli, pro-vicario generale, approva lo statuto della pia unione di Maria Vergine sotto il titolo di Salus Infirmorum, detta comunemente della Rocca, da erigersi nel suo santuario in. Cento. ACCC, b. 4, f. 2, n. 3, o. i. c. f. a. Roma, 31 agosto 1892. li prefetto generale dei Chierici Rego– lari degli Infermi, Giovanni Mattis, aggrega la pia unione della Beata Vergine della Rocca in Cento ali' arciconfraternita della Ma– donna, Salute degli Infermi, esistente in Roma. ACCC, b. 4, f. 2, n. 4, o. i. c. f. a. Fonti letterarie Cento, 1597 Scritto in cui si riferisce che la Madonna della Rocca in Cento è una copia di quella dèll' Arco nel borgo di s. Anastasia. Memoria 1597. Come trovavasi nella terra di Cento il Marchese Basus Napoletano, fece dipingere nella Gran Rocca di Cento un'Immagine di Maria sempre Vergine con una gocciola di sangue che le scende dal naso, e questa per il gran mira– colo accaduto circa l'anno 1588 alla Madonna detta dell'Arco dipinta in un muro vicino alla Villa di S. Annstasia, che è della città di Nola, distante dalla città di Napoli intorno sei miglia, chè giocando avanti a detta Immagine alcuni giovani, uno di essi perdèndo, pigliò una palla e l'avventò_ sacrilegamente a quella sacra Immagine e la colpì nel volto, e si vide miracolosamente scaturir sangue nel luogo della percossa, e gli restò impressa la lividura e tintura di sangue e fino ad oggi chia-ramente si vede. li tutto si vede più ampiamente stampato il miracolo e referto dal Padre Maestro f. Domenico Maria Rettore del Collegio di S. Tommaso dei Domenicani di Napoli (1). ACC, s. 1, se. 1, b. 83; f. 9, n. 1, c. i. (1) Chi à scritto questa memoria? Due sono i cronisti centesi contempo– ranei al fatto concernente la Madonna della Rocca: p. Biagio Bagni (1560-1625) e il canonico fabrizio Berti (1554-1620). Il Bagni nella copia della sua cronaca ampliata (1196-1621) non à accenno alcuno a quanto ci interessa. Rimane quindi il Berti che scrisse i Ricordi delle cose accadute in Cento fino ai suoi giorni.

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