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- 49 - Si trova nel retro rncrestia dei Cappuccini di Bologna, ma dal 1805 è in 'proprietà del demanio (i). La Màdonna col Bambino e s. Felice da Cantalice A sinistra, in alto, la Madonna con veste rossa e manto azzurro si volge a guardare a destra il suo divin Figlio, sorretto tenera– mente con ambo le mani dal santo, curvo in avanti. Dipinto a olio su tela di Emilio Savonanzi (1580 t 1660). Mi– sura m. 2,45x 1,84. Si trova nel coro dei Cappuccini su la parete destra. Proprietà del demanio. Discesa dello Spirito Santo La Madonna siede in mezzo agli apostoli, assorta in estasi. Le sta vicino s. Pietro prostrato in ginocchio, e dal lato opposto si vede s.. Giacomo, preso da meraviglia. Giovanni, Matteo e gli altri apostoli, dietro la Vergine, guardano riverenti in alto, mentre Io Spirito Santo scende sopra di loro in forma di fiammelle. Dipinto a olio su tela di Pacifico Sidoli, terminato nel 1894 per incarico del p. Cherubino Mazzini da Castel s. Pietro e del p. Serafino Salvadè da Ligornetto. Misura m. 2x 1,50. In basso, su tavola di legno, si legge: <1 Cella hrec cum tabula ex pietate civium - An. MDCCCIV posita fuit in memoriam - Templi Spiritui Sancta an. MDCX dedicati - Quod an. MDCCCIV B. M. Virgini sacratum ·- Est imagine cuius huc translata ». In chiesa, al secondo altare in cornu epistolre. Proprietà del convento. Tabernacolo È in legno magistralmente intagliato e intarsiato con statuette eleganti entro nicchie. Lavoro di Cesare Fabbri di Lugo, eseguito (I) Il Malvasia, a pagina 279 del secondo volume di Felsina Pittrice, ricorda che nella sacrestia dei Cappuccini di Cento vi era un quadretto rappresentante un teschio con orologio da polvere, molto lodato da Francesco Algarotti. Al tempo però dell'invasione francese venne a mancare; e d'allora non se ne ebbe più traccia alcuna.

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