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- 39 - Baldesi da Cortona, dietro richiesta del procuratore dell'Ordine, p. Bruno da Vinay, di acquistare dal demanio la chiesa dello Spirito Santo in Cento: APCB, e, 1, s, 1, b. 15, f, 1, 11, 14, o, i. c. f, a, Roma, 16 maggio 1882. II ministro generale permette a sua volta al provinciale dei Cappuccini di Bologna, p. Bonaventura Santerini da Cesena, di comprare dal demanio la chiesa dello Spirito Santo in Cento. APCB, c. 1, s. 1, b. 15, f. 1, 11. 14 v, a. i. Ferrara, 22 ottobre 1882. L'intendente di finanza domanda al sindaco di Cento, dott. Antonio Maiocchi, se è ancora neces– sario che rimanga aperta al culto la chie a della Rocca. ACC, s. 2, se. 9, Religione, b. 1882, r. 3, f. 1, 11. 1, a. i. Cento, 27 ottobre 1882. Il facente funzione di sindaco risponde all'intendente di finanza in Ferrara, notificandogli essere necessario tenere aperta al culto la chiesa della Rocca per "la particolare vene– razione e l'affluenza di questo popolo,,. ACC, s. 2, se. 9·, Religione, b. 1882, r. 3, f. 1, 11. 2, o. i. c. f. a. Cento, 5 marzo 1884. L'arciprete, mons. Antonio Amedei, informa il ministro provinciale, p. Bonaventura Santerini da Cesena, di quanto riguarda la chiesa della Rocca dopo le leggi del 7 luglio 1866 e del 15 agosto 1867. APCB, c. 1, s. 1, b. 15, f. 1, 11. 15, a. i. Forlì, 2 luglio 1884. I superiori di provincia eleggono guar– diano il p. Donato Borsari da s. Giovanni in Persiceto, APCB, CP, t. VI, 205. Bologna, 4 settembre 1884. Don Pio Dalla Casa, consultore arcivescovile, notifica al sindaco di Cento, dott. Luigi Baroni, che l'intendente di finanza in Ferrara è disposto a cedere in uso all'arcivescovo, mons. Franèesco Battaglini, la chiesa della Rocca I con tutti i mobili e gli arredi sacri, ingiungendo però l'onere della manutenzione e della ufficiatura. Lo invita poi a manifestargli il parere del municipio intorno all'accettazione della propostà, poichè, se i magistrati avessero qualcosa in contrario, mons. arcivescovo respingerebbe l'offerta. ACC, s. 2, se. 10, Religione, r. 3, f. 1, 11. 1, a. i. Cento, 17 settembre 1884. Don Antonio Salvadè, in religione p. Serafino da Ligornetto, prega il sindaco a volergli sonsegnare

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