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- 33 - Cento, 23 marzo 1863. La giunta municipale risponde ali' ar– ciprete che non può entrare in merito ali' istanza rivolta, e si limita a notificargli che lo stabile in parola è tuttora occupato dal co– mando militare. APSBC, se. 1, b. 4, f. 1, n. 47, o. i. Cento, 26 marzo 1863. L'arciprete çjcorre al comando militare del circondario, pregandolo a volergli restituire, quale proprietario, il locale annesso alla chiesa della Rocca e a volergli corrispondere ancora un equo compenso. APSBC, se. 1, b. 4, f. 1, n. 49, c. i (1). Forlì, 22 maggio 1863. l superiori, di provincia confermano' presidente di Cento il p. Fedele Andrini da Castel s. Pietro. APCB, CP, t. VI, 91. Bologna, 5 giug!lo 1863. li generale Ferdinando Pinelli, co– mandante la divisione militare del territorio, comunica al coman– dante militare del circondario di Cento di restituire al proprietario I il convento presso il santuario della Roéca, e di versare un com- penso per il tempo dell'occupazione militare. APSBC, se. 1, b. 4, f. 1, n. 53, c. i. Cento, 14 agosto 1863.11.delegato di pubblica sicurezza permette al p. Fedele Andrini da Castel s. Pietro, dietro sua richiesta, di tener aperta anche nelle ore notturne la chiesa della Rocca per la solennità di Maria Vergine assunta in cielo. ACCC, b. 10, f. 1, n. 4, a. i. Cento, 27 agosto 1863. L'arciprete scrive alp. provinciale, propo– nendogli di accrescere le funzioni nel santuario della Rocca per tenere accesa nei centesi la devozion.e e il culto della Madonna. APSBC, se. 1, b. 4, f. 1, n. 56, c. i. Ce1Zto, 7 settembre 1863. L'arciprete espone al ministro del culto che il gonfaloniere di Cento à occupato una parte del con– vento dei Cappuccini, proprietà di Luigi Oallerani, per il semplice passaggio di truppe. Lo prega quindi a restituirgli il locale in pa– rola, non avendo la municipalità il potere di valersene, nè essendo mai stato usato dal comando militare. ACCC, b. 3, f. 4, Documento 23, c. i. (1) Nell'aprile del 1860 il gonfaloniere di Cento, Giuseppe Borselli, voleva ridurre a caserma il convento dei Cappuccini. Ma il p. Lorenzo Oallerani t.anto fece che riuscì a tenere per i religiosi alcuni locali al piano terreno e supe– riore, nei quali abitavano quattro sacerdoti e tre fratelli laici.

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