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- 23 - Ferrara, 31 marzo 1817. Il Legato, card. Aresco, invita il gon– faloniere di Cento, Paolo Rusconi, dietro sua istanza, a ritirare da f errara il quadro della Cena di Emaus, opera di Benedetto Gen– nari, seniore, già appartenente alla chiesa soppressa dei Cappuccini in Cento. ACC, s. 2, se. 13, Culto, b. 1817, f. 2, n. 2, o. i. c. f. a. Pratiche infruttuose per il ristabilimento dei Cappuccini in Cento nel 1828 Cento, 5 aprile 1828. Il gonfaloniere, Francesco Bregoli, anche a nome dei concittadini, esprime al mini:tro provinciale, p. Giuseppe Antonio Boriani da Imola, il vivo desiderio di veder ripristinato nella sua città il convento dei Cappuccini. APCB, c. 1, s. 1, b. 15, f. 1, n. 3, o. i. c. f. a. Cento, 5 aprile 1828. L'arciprete, can. Giacomo Bergamaschi, manifesta per lettera al p. provinciale il suo gr;:tdimento per il ri– torno dei Cappuccini in Cento. APCB, c. 1, s. 1, b. 15, f. 1, n. 4, a. i. Cento, 9 aprile 1828. Giuseppe Diana manda al p. provinciale i capitol'i riguardanti la cessione del soppresso convento di s. Maria Maddalena (1). APCB, c. 1. s. 1, b. 15, f. 1, n. 5, a. i. Roma, 6 maggio 1828. Il ministro generale, p. Ludovico Mi– cara da Frascati, accorda al p. provinciale il consenso per riaprire un convento in Cento. APCB, c. 1, s. 1, b. 15, f. 1, n. 7, a. i. Bologna, 19 maggio 1828. Il card. Carlo Opizzoni, arcivescovo di Bologna, manifesta al p. provinciale di voler cooperare effica– cemente per il ritorno dei suoi religiosi in Cento, lieto di poter esternare il suo affetto all'Ordine dei Cappuccini. APCB, c. 1, s. 1, b. 15, f. 1, n. 8, o. i. c. f. a. scimbeni e i signori Facchini, Chiarelli, Maiocchi. Il presidente rispose analo– gamente ali' indirizzo del guardiano dei Cappuccini, che la municipalità deter– minò fosse posto nei registri comunali a perpetua memoria. (1) Chiesa e convento vecchio erano già stati demoliti da Giovanni Ferrari, che ne era divenuto il proprietario. ·

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