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la liturgia dO!illenbale, ne.gli arnri 1927-1935. Durall'te J'iIWe:mo, tanto spesso il mornotooo oader del,La pioggia su,I,la lamiera che sosit:i– tuiva il tetto; faceva pensare aille note d 'un ongrun:o. Ma, anche così, e secondo, la ,più genuina tradizione cristiana: dei secoli della fede, il nu()IVo ;prOIIllfflltente sobborgo orebbe intorno a:lla ,:Jhieisa. Orooologicame:nte, essa accolse le pii.me manifestazioni di vita sociale e fu ognor.a faitto1J:e deten:ninanrt:e pe1J.· la concmde co1I1,vivenza e fusiO!Il!e dei s,empre nuovi ceppi famrub11ri provenienti dlaiUe più disrpamte re– gion,i d'Italia continentale ed insulare. Ed ecco Ie tappe della nascente Pa:rrocchia. Nel 1927, fo erntta runa baracca perché ser– vis5,e da Ch1esa rurale per Ja Messa festiva; neJ 1929 ne assumero la, aura i pi&dri Cap– puccini. ~ l,la iprOJVmcia reli,giosa dli Roma, i quali il 16 dicembre 1930 fissavano la loro dimora presso J'·umiile chiesetta; il 20 settem~ bTe d'ello stesso anno, era stata posta la prima pietn. del -convent o che s0111ge accanto alfa odiier::ta Chiesa; il 30 magigio 1932, per volere del Caud. Vicario Francesco Marcher~ti Sel– vagigiani (1871-1951), veniva ereHa crunonica– mente la nuova Fai1.1rooohia intitolata a san Felice da Canitalice; ma s·olo nel 1934 si ,poté iniziare ,la costruzione del,l'edificio sa– cro che doveva po1tare quel titolo. La bellai Chiesa, progettata daigli archiitetti M. Baruconi e G. Pechooni, è in cein.1.ento a,r– m,a;to : fatto, que&to, che risolse i due gravi probbmi dell'edilizia sacra del tempo no– stro, e cioè l' ecm:.omia e Ia rapidità della cost11uzio!ne. Infatti, il 31 manzo 1935 si po– teva HnaJ.mente procedere aHa inaugurazione della Chiesa, che il 2 ottobre 1941 veniva con– sacrata da S.E. Luigi Trnglia, il quale fiigura tra i primi operai evangelici della rifiorente zona, e seguì ognora da vicino i progressi della « sua » Parrocchia. E. BARDZKI, P . Ottavio da Ala– tri (1889-1943), for1;d;atore del convento (Roma, Parrocchia san Fe'l~ce) .