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Terminato il corso degli studi ascese la pnma volta l'altare nella Chiesa dei Cappuccini di Firenze nel 1593, e tre anm dopo, nel 1596, ad unanimità fu approvato predicatore, e ·nel saggio che dette - presente il P. Generale Silvestro da Monteleone che ne pro– gnosticò il brillante avvenire e i molti frutti - il giovane P. Aquilano destò la meraviglia generale. Si restituì subito alla Provincia ove iniziò, sotto l'obbedienza dei superiori, il ministero della parola, in cui rivelò la grande capacità in– tellettuale e le mirabili doti esterne, cm univa l'esempio di una vita austera ·e penitente. In principio della sua carnera, per la sua capacità, il P. Generale lo destinò per aiuto alle nascenti Provincie di Fiandria e di Francia. Rispose con entusiasmo alla .voce dell'obbedienza e partì immediata– mente. Ma prima di raggiungere il campo del suo apostolato, fu co– stretto a tornare indietro, perchè Arrigo IV non voleva nel suo Stato Religiosi nati nei domini Spagnuoli. In breve la fama del suo valore si diffuse in tutta l'Italia. Cardinali e Vescovi gareggiavano nello scrivere lettere al P. Generale e nel mettere jmpegni perchè lo destinasse a predicare nelle loro cattedrali. Oltre Firenze e Napoli, Roma, Bologna, Genova, Pisa, Palermo, Ancona, Modena, per non citarne altre, lo ascoltarono ripetutamente con istra– ordinario plauso e frutti. A Roma, ove predicò la quaresima ben quattro volte in diverse chiese - e vi avrebbe predicato anche la quinta volta se non fosse stato assalito da fiera podagra - i Sommi Pontefici Gre– gorio XV ed Urbano VIII accolsero con famigliarità l'umile Cappuccino, al quale l'intera Roma tributava l'omaggio della più sincera ammira– zione; anzi l'ultimo dei suddetti Pontefici volle udirlo di persona, elo– giandolo poi con termini molto lusinghieri. Dopo la trionfale predicazione del quaresimale di Palermo nel 1614, il vièerè Ossuna, avendo conosciuto che il P. Aquilano era ca– pacissimo nel maneggio di affari di qualsiasi importanza, venne nella determinazione di inviarlo ambasciatore al Gran Maestro del Sovrano Ordine Militare di Malta. Inutile dire che tale compito fu assolto con soddisfazione del Duca e di tutta la Corte. Questa in breve è la figura del P. Francesco Vastarini che si era
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