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- IO - che venisse coperta. Essendo prossima la festa del Titolare, volle so– lennizzarla come meglio si poteva. Fece érigere un altare per la $anta Messa, ed al popolo, accorso numerosissimo per assistervi, volle parlare egli stesso tessendo le lodi del Santo Arcangelo. Tutti rimasero presi dalla foga del Predicatore che era profondamente commosso per l'opera che stava per condurre a termine, dopo non ordinarie fatiche che il Signore mostrava visibilmente di aver benedette. Attigua al sito acquistato per l'erezione del Convento e per l'orto, nel punto estremo di Campo di Fossa, sorgeva una Chiesa assai di– roccata; che aveva per titolo: S. Maria d' Incuriano o Graiano. Essa era ancora soggetta alla celebre Badia di Farfa, ma la proprietà spet– tava alle Monache di Fontecchio. Avendo in animo il P. Vastarini di servirsi del materiale della Chiesa per la fabbrica e di incorporare il terreno, si rivolse a dette Monache e tanto seppe fare che non trova– rono difficoltà a cedere ogni diritto di giurisdizione. Le cronache del tempo, cui danno conferma il ms. cit. del Can. Pompeo Vastarini e lo storico aquilano Nicola Lodi (r), riferiscono che presso quella Chiesa venivano giustiziati i condannati a morte, e che per questo motivo, spesso, durante la notte, si vedevan•o orribili fanta– smi. Il P. Francesco raccontava di averli osservati di persona durante il tempo ch'egli abitò nella baracca per sorvegliare ·1a fabbrica. Dopo l'annessione però, nessuno avvertì più nè i fantasmi, nè gli strani ru– mori che prima eran soliti udirsi. Presso il coro della nuova Chiesa dei Cappuccini sorgeva la Chiesa dei SS. Quattro officiata dai PP. Serviti. Col nuovo edificio veniva a rendersi incompatibile la loro permanenza in quel luogo. Ciò nonostante risolvetterO di non abbandonare a qualunque costo il loro convento. Dopo tre anni però dall'inizio della fabbrica dei Cappuccini, dovettero fare di n(l'cessità virtù: capirono che doveano portarsi altrove. .Il P. Vastarini era però in dovere di provvederli di un'altra casa con relativa Chiesa - adatta per la loro abitazione. Si rivolse per– tanto ai PP. Agostiniani pregandoli di cedere la casa e la Chiesa di (r) Nicola Lodi, manoscritti presso la Biblioteca Provinciale dell'Aquila « Salvatore Tommasi •, Voi. III, pag. 55 B.