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18 I Cappuccini Veneti a Gorizia Naturalmente P. Fortunato se ne preoccupava, giacchè gli facevano difetto i conventi. Nell'interesse futuro· del commissariarto affidato alle sue cure, posò gli occhi sul convento di Gorizia e, senza far parola con i superiori dell'Ordine, si rivolse direttamente all'arciduca di Gra,z, Ferdinando, che, ·uscito di minorità nel 1595, aveva preso la direzione d.ello Stato in luo,go dello zio Ernesto, il quale aveva efficacemente favorito la fondazione. Fu ascoltato ed ecco che d'improvviso giunse a Venezia un ordine pontificio di cedere il COill'vento in parola al Com– missario della Stiria. Era proprio un fulmine ·a ciel sereno. I padri Definitori adunati col P. Provinciale, prima di procedere all'esecuzione, nella speranza di far mutare l'ordine ricevuto in quel modo, così insolito, decisero di soittoiporre allo stesso Pontefice, attraverso il Procuratore generale e il Nunzio papale resi,dente _a Graz, le pro,prie e· autorevoli 1·agioni e diritti sul convento di Gorizia. Senonchè il mèmoriale dei nostri superiori, o si fermò per via, oppure venne prevenuto da un secondo ordine più pressante 28 ). Il Provinciale e i Definitori radunatisi a Venezia il 24 settem'hre 1609, si videro nella necessità di oh'hedire alla volontà del Ponrtefice, desi·deroso di gratificare l 'ardduca pci' non so quali meriti acquista-tisi verso la Chiesa. Incaricarono quindi il se- 28 ) <CRit11ovandosi commissa,ri,o, della Provincia di Strria P. Fo,rtuna'lo, da Ve:rona, venne pengie:ro al Ser=o Arciduca di Grarz Ferclinand.o d'Austria di fare che il mo– na,ster,o de' Fra,ti CaJppuccin:i di Gorizia, luogo• so1ttorpo,sto ,al suo :dominio, fosse levato dalla, Provintia di Venetia et inco11pro1raito a queHa della St,irifa. Onde coi mezzo del Nuri:ti~ Ap10,s1to1lico, resi,deill)te in Graz, sup:plicò ,alla 1Santita, -d~ N. S. Papa Paofo, V acciò comandasse che detto luo,go di Gori-tia, fosse dato a,lli Fraiti deHa Stiria. Ha,verido di ciò ndti-tia, li Pa,d:ri della Provmtia nostra di Vene~ia, mediante le lettere scritte dal P. fra Michelan,gefo da Rimini, p110,çura,tor di corte, si opposero con a:llegare le rarg,ioni, che la, Provintia, di Venetia ha. so,pra quel luo1go, cihe sono le seguenti: Prima: che Goritia è .in ltaJia et la, Pro,vintia di Stiria fuori d'Italia. Secondo: che S. Bonaventui,a nella divisione delle Provintie meue Garitta sotto la custodia, dii Udine e conseguentemente ne.Ila Provintia di Venetia, come ap,pa,re nel Imo delle Conformità et come anco li Padri Conventuarli dri Goritia. sono pa,ri– Ìnenti, confoa-me alla de:tta divisione, sotto la Pro-v>intia di Venetia,, Terzo•: Che le Provintie de Religiosi; come anco, :1e Dio1cesi dei Vescovi, per il più norn si dividono seco1n:do gli stwti temporali d~' Prencipi, ma, seco:ndo le, divisioni antiche. Quarto: Che il hmgo di Goa-i,tia è stato- piantato, e faibricato dai nati della Pro,vintia -di Venetia, ,conco;i,rendov<i elemosine per la falbrica anco del Stato Veneto. Quinto,: Che esso- luàco è comodo et assai vicino, a gl'altri luoghi nostri del Sta,to Veneto et, per lo contrario, molto discommo.do e lontanissimo da gl'altri luoghi della Stiria. Queste et altre ragioni furono scritte dal P. Provsinciale nostro, il P. fra Giovanni da Venetia,, et al Nuncio, Apostolico, di Gra,z et a,l P. Procuratore a Rom,a,, acciò di tutto facessero consapevole Sua Santità, alla: quale (per quarnt-o s'è ·inteso- di po,i) non sono state cl.ate ... , da, ,che è avvenuto che Sua Bea,titud:ime stimo•1ata dalle continue istanze .del Nuncio, et del Arciduca, fece intendere per un suo. Cameriero- al sudetto P. Procura,toTe che la mente sua e1ra onnin·amente si desse so,disfattione · all'arciduc111 ••. ». Àrch. cit. Annali BB., ·p. 54. ·

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