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16 I Cappuccini Veneti a Gorizia La solenne consacrazione della chiesa fu compiuta dal patriarca Francesco Barbaro a onore della Beata Vergine Assunta e del P. S. Fran– cesco, il 4 sette!lllbre 1596. Nei ,due altari, che a,veva allora la chiesa, vennero collocate le reliquie dei santi martiri aquileiesi Ermagora e. Fortunato 23 ). Non è difficile rileva.re , da una pia111ta del 24 marzo 1778, il nucleo della costruzione cinquecenrtes1ca, attorno al quale, in progresso di tempo, ci fluono delle aggiunte. La chiesa era a pianta rettango,lare; i due altari erano il Ifl-aggiore e quello di mezzo sulla parete a destra. Più tardi ne furono aggiunti altri due. Il chiostro, assai modesto, di forma quadrangolare, conteneva al pianoterra il refettorio e ]e officine solite degli altri conventi, mentre al primo piano aveva, assai mo,deste, le celle dei reJigic:isi disposte in doppia fila nelle tre ali di le,vante, mezzo– giorno e ponente, mentre quella di settentrione s,i componeva d'un corridoio semplice. Il prolungamento dell'ala di mezzogiorno fu attuato certamente do,po la partenza dei Ca:p,pÙccini veneti, aHocrchè quel con– vento divenne sede di numerosi studenti della Provincia Illirica. Accolti con gioia, i Cappuccini veneti .a Gorizia iniziarono il loro. duplice apostolato del buon esempio e della parola fervente. Manca la do,cumentazione esaurienrte, ma da qualche accenno trapare la conferma deHa loro esemplarità. Zelo per la genuina po:vertà francescana conferma quella ·delibern del capitolo pro,vinciale del 1607 di ricevere l'olio e la cera per il servizio della chiesa e dei religiosi, non come contributo foro 200 fio,rini dalle imp10,ste r:itarda:te. L. c. V. 33, ff. 367, 372, 373, 385, 403, 408, 445, 475, 489. , 17 novembre 1595. L'arcidiaeono• Giuse,p,pe Formenti'I1i 'l'Ueri-sce sui 200 fiorini neces;,ari ai1 compimernto, del muro di cinta -del convsento. 2 dicembre 1595. L'a,ssemhlea, delrhera, d'a,ssegn.are la somma, che manca anco,ra a,l compimernto• del convento, non m•endo pa,recohi, .depUJtaiti pa,ga:to ,il proprio con– tr~hUJto. L. c. N. 34, ff. 12, 26. 21 maggio 1599. Su proipo,sta del 1 harone Lodovico di Colloredo, gli Stati Pro– vimCJiali inca,i,icano l'esa,ttore provincia:le d'assegnare 10 fiorini pecr la co,stru.zio,ne d'un .reClin/1'0 ,dli.nainzi fa chiesa e più precisamente «acciò si 1 poss,a incominciare a condurre le pietre necessariell>. L. c. V. 35, f. 297. Ved,i pnre R0OCABRUNA C., art. crt. p. 123-124. 23 ) <cD:ie 4 septemhris 1596. R. mus HD. Patriarcha consecravit ecclesiam Pa,trum Capucinorum p,rope Goa-itiam cum d,1,o'bus altaribus in honorem B. Ma,riae Virginis et S.ti Francisci Conf,et in eiusdem Altarìbu,s Relìquia,s SS.rum Hermacorae et Fo,rtu– nati inc1usit». Udine, Archivio, Àrcive~covile. Regesto di tutti gli atti del Patriarca Francesco ,Barbaro. Ecco il test,o della la[Jide sc0Lpi1Ni .pe,r la ciToo•sta:nza,, è o,ra murata aecanto, la, po,rta c!he introduce ail oo'l'o della, nuova, chiesa. Ecclesia, haec a :Reveren.mo I ,a,c III.mo, DD. Francisco• I Barbairn Patriarcha I Aquilejensis in honorem I Assumptae V. Mairia,e e,t S. I P. N. Francisci IV Septe I mhris Anno D.ni MDXCVI I ConsecrMa fuiit I Cuius Dedfoa,tio eo,dem, I die dicti Mensis Cele I bratur.

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