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-49- erant decore illo iustitiae, sime decore illo iustitiae, quam si perpetuo servassent, numquam vestibus eguissent vel ad verenda tegenda, cum ea quae nunc ob peccatum pu– denda sunt, tunc pudenda non essent: neque ut se a frigore aut aeris intemperie defenderent, cum nihil detrimenti et laesionis fu– issent passuri. C - Dal capitolo terzo quam magno suo et nostro ma– lo amiserunt miseri. At quo– niam vestibus indiget homo non solum ut contegat verecunda, verum etiam ut defendatur a frigore et aeris intemperie, colligere inde licet, etsi vi– ctùri fuissent eo in statu homines nudi, nihil propter– ea detrimenti et laesionis fuisse passuros. Dal capitolo terzo della Explanatio scegliamo, per il nostro confronto con le Enarrationes, due passi: il primo riguarda la crea– zione degli Angeli, la loro natura e caduta; il secondo si riferisce alla giustizia originale. Anche questo confronto dimostra l'influsso pro– fondo esercitato dalle Enarrationes del Catarino nel pensiero del Santo brindisino, specie per quanto riguarda l'angelologia e la dot– trina della giustizia originale. r. Creazione e caduta degli Angeli. Gen. 3, r offre a S. Lorenzo, come già al Catarino, lo spunto per trattare della natura e della caduta degli angeli. Questo confronto è utile per stabilire la fonte dell'angelologia di S. Lorenzo, di cui non ha tenuto conto chi ha scritto dell'argo– mento. 63 63 Cf. P. THEOPHILUS AB 0RBISO, S. Laurentii Brundusini de theol. biblica quaestiones, a. c.: Coli.Frane 22 (1952) 275 ss. 4