BCCCAP00000000000000000000705

ludico ove giocano santi e mistici sta a:l di sopra della sfera del pen– siero logico; è una sfera cioè inaccessibile a una speculazione che dipende dall'organo logico. Le nozioni di gioco e di •santità si ra~ sentano sempre; come si rasentano l'immaginazione poetica e. la fede » ( 46). Nella sua attività spirituale, Francesco aveva « giocato » con i misteri gaudiosi e dolorosi di Cristo, con « madonna Povertà», con le forze del creato, come un amante, come un emulo della Sa– pienza eterna. Questa era stata la sua grande forza, ma anche la sua grande debolezza. Impegnato a formulare in termini freddamente lo– gici il suo ideale, aveva visto forzàti i sentimenti inerenti alle im– magini ( 47). L'esigenza che il santo avvertì, poco prima di morire, di lasciare un Testamento spirituale che compendiasse, ben al di fuori di ogni espressione « ludica », la sua esperienza e quella dei suoi primi compagni, proruppe certamente da una cosciente respon– sabilità di adeguarsi all'organo logico. E fu « l'ultima impènnata· per tradurre il suo magistero esemplare [ ... ] in un testo che ·sopravvi– vesse alla sua morte » (48 ). · Ma fu un richiamo a vivere « secondo la, forma del santo Vangelo ». Insolito e singolare rispetto alle cori– suetudini del tempo, il Testamento di Francesco si colloca in un preciso momento storico, fortemente condizionato· da questa precisa responsabilità, resa più viva dalla morte ritenùta orinai imminen– te (49), In questo scritto spontaneo - ma di una: spontaneità at– tesa e temuta - il poverello allinea i suoi pensieri in corrisponden, za al suo modo semplice di pensare, palesando come l'idealìsmo mi– stico che lo portava al godimento dei contemplanti non. avesse in– taccato il suo spirito pratico. Il documento compendia, in Una sobria e austera visione autobiografica, gli elementi fondamentali che ave– vano caratterizzato la sua esperienza personale e comunitaria. Era la migliore e la più efficace sintesi del « messaggio francescano »: vi troviamo il forte richiamo alla « forma del santo Vangelo», in sottomissione alla Chiesa, al clero, a tutti, con il rifiuto di qualun- (46) J. HurZINGA, Homo ludens, 177. (47) Ibid., 177. (48) G. Mrccoù, La storia religiosa, 758. (49) Si vedano le osservazioni raccolte nel mio volume su Le origini francescane, 249~250. -27 -

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz