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gelico conta ora di più delle prodezze taumaturgiche o ascetiche. L'i– deale cristiano è meno teso, è più sorridente, più positivo nelle sue virtù. La povertà non è solo rifiuto di possedere e di acquistare. È un nuovo atteggiamento di fronte al mondo, alla natura, alle virt– tù (41 ). Non sorprende se studiosi laici, più ancora che ai carismi e alle virtù considerate come più emergenti nella predicazione fran– cescana, appuntino, oggi, la loro attenzione su aspetti assai meno vistosi, ma considerati di maggior rilievo. La predicazione e la pra– tica integrale delle virtù cristiane si accompagna alla stima e all'a– more sincero per tutti gli uomini, buoni o cattivi, amici o nemici. Negli insegnamenti e nella prassi francescana la fede religiosa si fa morale e vita pratica. Accanto alle virtù monastiche dell'umiltà, del– la penitenza, della contemplazione, vengono in onore quelle più umane della fraternità, della concordia, della prudenza, della giu– stizià, tramutando in esigenze evangeliche le istanze sociali del tem– po, assorbendo gli stimoli validi della religiosità laicale, contribuendo al superamento delle differenze sociali..Altre virtù civiche - predi– cate dai francescani -, quali la spontaneità, la semplicità, la re– sponsabilità individuale, hanno influito positivamente sulla vita as– sociata, mentre l'individualismo francescano si stemperava nell'os– sequio dovuto alle autorità sia religiose che civili (42). Nella predicazione francescana ogni componente sociale si sen– te cosl valorizzata nella propria dignità, nel proprio ruolo, mediante una responsabile partecipazione all'opera comune. 6 - Francesco modello incomparabile e attuale Francesco aveva indubbiamente « giocato » con molti fattori naturali e immaginativi, cari all'anima popolare Se il distacco dei suoi atteggiamenti da quelli dei gruppi ereticali e anticlericali era nettissimo, la sua adesione alla lingua del popolo, alle leggende ca– valleresche popolari, al mondo favoloso della natura, delle cose, de– gli animali, fu invece totale. Il rapporto stesso di Francesco-Madon- (41) Si veda J. LE GoFF, La civiltà dell'occidente medievale, Firenze 1969, 412-413. (42) Rinvio alle osservazioni raccolte nel mio volume su Le origini fran– cescane, 271-277. -24-

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