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Bernardino da Siena, di Lorenzo da Brindisi, di Leonardo da Porto Maurizio, di padre Mariano da Torino, e di tanti altri, sono emble– matici di questa realtà (32). Qualsiasi approccio meno globale del– l'esercizio di questa funzione storica, oltre che sviare il discorso dal problema centrale, indurrebbe a esemplificazioni prolisse, ma pur sempre - in questa sede - necessariamente incomplete. Si aggiun– ga la difficoltà d'individuàre e valutare le costanti di una tipologia pastorale: costanti di per sé già cosl poco attendibili e che non permetterebbero di vincolare in serie di modelli generali •dei feno– meni spesso strutturalmente differenziati, oltre che lontani, tra di loro, nello spazio e nel tempo. I sistemi e i procedimenti impiegati con successo e intensità variabili nell'annuncio del Vangelo, non presentano infatti diversità sostanziali dal secolo XIII fin quasi ai nostri giorni. La predicazione, come riaffermazione complessiva di un privilegio e di un'autorità d'intervento pastorale, diviene - con i francescani - una pratica continua e minuziosa, capillare e precisa, nei giorni festivi, nei grandi periodi dell'anno liturgico (avvento, quaresima), con compito d'istrui– re, educare, ammaestrare, proporre norme precise individuali e col– lettive, conseguendo un allargamento di diffusione di massime, di valori, di precetti evangelici. Se mutano, per molti aspetti, l'oggetto e l'ampiezza degli interventi, cosi come nuova, spesso, è la sistema– ticità organizzata con la quale l'attività pastorale viene condotta avanti (si pensi alle missioni popolari divenute un impegno costante nel– l'epoca post-tridentina), e i temi e le modalità non palesano una con– cezione innovatrice della vita religiosa delle masse cristiane (33 ). Queste continuano ad essere formate e organizzate secondo linee uni– tarie e organiche, con attività di assistenza, presenza, predicazione; attraverso la costituzione di gruppi di « penitenti », di confraternite, di congregazioni pie, di opere assistenziali, di propaganda devozionale, (32) A parte gli studi su personalità singole, o visioni generali di storia dell'eloquenza, rimane ancora utile, per la vastità degli interessi, il saggio di A. ZAWART, The history of Franciscan preaching and of Franciscan preachers (1209-1927). A bio-bibliographical study, in The Franciscan Educational Conference 9 (New York 1927) 247-596. (33) Per i secoli più impegnati, si vedano le indicazioni offerte da G. Mrccou, La storia religiosa, in Storia d'Italia, ed. Einaudi, 2/1, Milano 1974, 793-1079. -18-

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