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1>. GAitrANO l.\UGI,lORlNI DA BERGAMO 17 E poiché 1;1on vi è dubbio - come scrive s. Agostino - che la Passione e morte di Cristo sono la migliore cattedra di ogni virtù, e la più evidente dimostrazione della volontà salvifica di Dio, che intende salvare l'umanità nel prezzo del sangue prezioso del suo Figlio divino; ecco che il da Bergamo queste meditazioni deside– ra che divengano pascolo spirituale di chiunque abbia nome e gu– sto di vita cristiana. A chi non conosca l'anima apostolica del Cappuccino da Ber– gamo, forse potrà fare meraviglia éhe egli indirizzi le sue pagine anche ai semplici fedeli, costretti a vivere tra le vicende e turbo– lenze del mondo. Eppure egli spera che il suo libro non abbia ad essere trascurato dalla gente del mondo, e che i suoi « Pensieri ed affetti sulla Passione di Crista' » siano accolti da chiunque abbia desiderio di vivere cristianamente e in conformità agli esempi del Maestro crocifisso. Scrive perciò nella introéluzione agli stessi Pen– sieri ed Affetti che, per raggiungere più facilmente lo scopo, egli non ha osato di chiamare i medesimi propriamente «meditazioni», perché desidera che siano letti è meditati « anche da quelli che fa– cilmente s'inombrano e gettano come loro non confacienti tutti quei libri che hanno l'iscrizione di meditazioni nel frontespi– zio». Il titolo infatti che egli ha posto, oltre a rispecchiare la vera struttura dell'opera, la quale trae ogni suo pregio dalla parola di– vina, citata, come dicevamo, con criteri ed esattezza scientifica, su cui poggia e si svolge tutto il suo mirabile e profondo tessuto, risponde anche pienamente al gusto degli uomini moderni, i qua– li sono mossi e si cortvincono sopratutto dinanzi all'evidenza dei fatti, comprovati dalla parola indiscutibile ed infallibile di Dio. Poiché se anche oggi non mancano uomini vanitosi e svagati, che temono di meditare e preferiscono la parola delFuomo a quella di Dio, vi è tuttavia ùna larga schiera di eletti e di saggi, che cer– cano e preferiscono - come è giusto - la: parola di Dio a quella dell'uomo, spesso mendace e fallibile. Ora è chiaro che noi intendiamo pensare a questa schiera elet– ta e saggia, 1,a quale vuol sapere chi sia realmente il Cristo, non tan– to dall'opinione degli uomini, quanto dall'autorità divina, che ci viene proposta nella parola della Sacra Scrittura e dei Santi Pa– dri, che ne sono gli interpreti e i testimoni sicuri. La stessa cosa, peraltro, veniva. posta in chiara luce dallo stes– so pio Autore, quando scriveva: « In sostanza l'orditura di tutti

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