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P. GAETANO MIGI,IORINI DA BÈRGAMO È noto primieramente come, da s. Francesco in poi, la passio– ne di Cristo sia stata sempre oggetto di speciale attenzione e me– ditazione da parte dei suoi figli. È dal Crocifisso di s. Damiano, anzitutto, che s. Francesco ri– ceve il comando di riparare la sua Chiesa; ed è dinanzi a quel Cro– cifisso che egli vuole che arda sempre una lampada. È la Passione e morte di Cristo, che muovono al pianto il Serafico, presso la pic– cola cappella della Porziuncula, e mutano i suoi pensieri e la sua vita, resa più conforme a Cristo paziente. La Passione di Cristo, pertanto, - come nota un moderno scrit– tore - è il vero « fulcro di tutta la pietà francescana ». « Crono– logicamente, infatti, essa è la prima nella vita di s. Francesco, e, pur nell'aprirsi del suo spirito ad altre devozioni caratteristiche, come il presepio e l'Eucarestia: si mantiene costantemente al pri– mo posto per ricevere, a dir così, la sua consacrazione sulla Verna». « Ma anche tra i francescani essa occupa facilmente il posto d'o– nore. Santi e scrittori devoti, tra gli esponenti più sicuri della spi– ritualità dell'Ordine, sulle orme del Fondatore, informano la pro– pria vita o i propri scritti a questo principio motore del france– scanesimo, agganciando saldamente la propria esistenza al Calva– rio» (5). Tali francescani: umili fraticelli, grandi dottori, celebri predi– catori, mistici e cantori della Passione di Cristo, non stiamo qui ad enumerarli. Possiamo soltanto affermare, con lo scrittore sul– lodato, che da s. Antonio di Padova a s. Bonaventura, a s. Chia– ra, a Iacopone da Todi, a Raimondo Lullo, a s. Leonardo da Por– tomaurizio, a s. Felice da Cantalice, a s. Veronica Giuliani, non è che un picèolo drappello della grande schiera dei figli di France– sco, che hanno contemplato, meditato e vissuto il dolore con Cri– sto nella Passione e sulla Croce. Riprendere perciò in mano il da Bergamo, per meditare ogni giorno, attraverso le sue pagine, cosi ricche di richiami bibblici e patristici, per un francescano, non è altro che allinearsi, nello spi– rito e nell'amore del Crocifisso, al Serafico Padre e a tanti suoi fi– gli, i quali, dalle piaghe del Signore attinsero vita ed operosità mi– rabile. (5) Cf. P. Metodio da Nembro, O.F.M.Cap. I<< Cantori della Passione fran– cescani» I, Il Medioevo; Edizioni "Il Massaia», Roma 1950, p. 5.

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