BCCCAP00000000000000000000704

12 P. GAE'tANO MIGI,IORINI DA BE:RGAMO za propulsoria di tutta la sua attività, anche di scrittore n. (Da Nembro, pag. 77). Orario di preghiera e di studio Dopo che Benedetto XIII ordinò ai Superiori di lasciare libero il P. Gaetano da alcuni atti comuni, affinchè potesse attendere con più impegno ai .suoi doveri di scrittore, così utile alla Chiesa e alle anime, egli s'impone ed osservò un orario, tutt'altro che co– modo. Si levava poco dopo la mezzanotte, faceva subito un'ora di me– ditazione, quindi recitava le ore canoniche, celebrava la santa Mes– sa, prendeva una piccola refezione, e poi passava l'intera mattina– ta nello studio, interrotto soltanto dalla necessità di dare qualche consiglio a chi veniva a chiederlo. A mezzogiorno prendeva la refezione in comune, quindi si ri– tirava in cella, ed ivi rimaneva sino al vespro, leggendo qualche poeta sacro e libri di storia. A vespro scendeva inappuntabilmente in coro a pregare e recitare l'ufficio, insieme alla Comunità. Ter– minato il vespero, tornava in cella, e sij immergeva nuovamente nello studio sin verso l'Ave Maria. Chiudeva la giornata con la recita del mattutino, la seconda ora di meditazione, la recita del Rosario, la visita al SS. Sacramen– to, l'esame di coscienza. Per lui non esisteva tempo di svago vero e proprio; molto meno di ozio in ciarle inutili. Così sempre. Lo stu– dio e la preghiera, in breve, lo tenevano avvinto costantemente in tutte le ore del giorno, e, per gran parte, in quelle della notte. Sorella morte Un religioso come il P. Gaetano, che non conobbe soste nel suo quotidiano lavoro di predicatore e di scrittore, specie dopo il suo cinquantesimo anno di età, giunto all'ottantunesimo, sentì che sorella morte si avvicinava a grandi passi. E come non si era spa– ventato in quell'episodio, quasi giovanile, mentre indagava intor– no ai teoremi di Euclide, così, molto meno, se ne spaventa ora, che l'attende la « corona iustitiae n. Fece dunque chiamare un suo confratello, nella persona del P. Basilio da Ambìvere e « a lui affidò in quella circostanza, non soltanto alcune commissioni spettanti le opere sue, che allora sta– vano sotto i torchi; ,ma ancora la direzione della sua coscienza;

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz