BCCCAP00000000000000000000704

IO P. G~TANO MIGI,IORINI DA BE;RGAMO L'esagerata e intensa occupazione però condusse il P. Gae– tano sull'orlo della morte. Ed egli, da buon religioso avverten– done il pericolo, vi si prepara con tranquillità di spirito. Diverse invece erano le disposizioni della Divina Providen– za. Egli, infatti, avrebbe lavorato ancora circa trent'anni; ma non più in una costante ed abituale predicazione, bensì con la penna e nell'assiduo studio sempre più approfondito della divina Scrit– tura e dei Santi Padri. Quella dello scrittore, d'altra parte, pare che sia stata la sua più vera e sincera vocazione, in cui avrebbe dato maggior gloria a Dio, moltiplicando i mezzi di salvezza per le anime, in quanti sono gli scritti della sua penna, dati alle stampe. Più che come predicatore egli sarebbe passato alla storia anche come uno dei più grandi scrittori del suo tempo. Basta, infatti, dare uno sguardo, anche rapidissimo, alle opere da lui pubblicate, in circa trent'an– ni, per convincersi di ciò che abbiamo affermato. È del 1719, « Il Cappuccino Ritirato in sè stesso; del 1724, « L'O– ra Santa, impiegata davanti al SS. Sacramento»; del 1725, il « Pra– tico Esame sopra il vizio detto volgarmente dell'osteria»; çlel 1726, «L'Uomo Apostolico istruito nella sua vocazione al confessionario )); del 1726, << L'Umiltà del cuore... )); del 1737 il<< Miserere esposto in pensieri ed affetti »; del 1728, « La fraterna carità »; del 1729, «L'Uo– mo Apostolico istruito nella sua vocazione· al pulpito )); del 1730, le « Istruzioni sopra i contratti e le usure»; del 1733, i « Pensieri ed affetti sopra la passione di Gesù Cristo»; del 1736, la « Novena in onore del b. Giuseppe da Leonessa cappuccino»; del 1736, « Ma– ria Vergine, compatita ne' suoi dolori»; del 1739, « Pensieri ed af– fetti sopra i misteri ed altre feste occorrenti nell'anno »; del 1739, « Riflessioni sopra la opinione probabile per i casi della coscien– za)); del 1740, << Tre sermoni sopra alcuni peccati dello Stato No– bile»; del 1726?, « La devozione, o sia novena di S. Anna l); del 1743, «La morale evangelica predicata)); del 1745, « La virtù della fede praticata dalla beatissima Vergine Maria)); dello stesso anno« Spie– gazioni delle preci e cerimonie della messa)); del 1746, << La virtù della speranza, come debba esercitare nell'orazione domenicale)); del 1746, << Novena in onore della vergine s. Chiara)); del 1747, « La cognizione di Dio impressa nella mente dell'uomo l); dello stesso anno « Il confessore ritirato in sè stesso per dieci giorni)); ancora dello stesso anno,« Vite dei due santi Fedele da Sigmaringa e Giu– seppe da. Leonessa)); del 1748, « Sette allegrezze della Beatissima

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz