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- 7 fosse, ohe diverremmo noi poveri missionari, peirduti come siamo in: tanto abbandono n? Uin missionario, viaggiando :insieme ad un altro attrav,erSio 'i1nite11minabili )foxeste, ,e1r1a un pò oppr,esso per la maliinconia, pensando alla poca corrispondenza deUa gente alle sue fatiche. L',altro passava il tempo a pregare. cc Che fai))? gli chiede. cc Semino Ave Marie, risponde 1' altro, qualche cosa nascerà >>. Dal fondo dell'Oceania scriv,eva un Vescovo: << La .visita della mia diocesi, che si compone di un centinaio di isole, non si può far•e a piedi, nè a ,cavallo, nè in car– rozza. Ebbene, insieme ad un ailtro sace!rdote ie ad al– cuni neofiti, me ne vado daU'una all'altra pregando, benedicendo Dio del suo bellissi~o cielo o del suo ·ven– to tempestoso. Tutto ciò sparge sulla monotonia dei flutti un indicibile .allettamento )). << Noi - scriveva un missionario della Cina - viag– giamo per' questi fiumi sopra battelli che semhrano tini; e quanti giorni, quante settimane ci vogliono per re– carsi da un luogo ali' ahro ! Si fa pazienza, si prega, ovvero - oome i prigionieri di Babilonia - si canta– no inni melanconici, ricordando la patria lontan~, il Gelo!)). 4. Per nuova energia. Anche l'anima del missionario, come queila di qualunque •cristiano, a somiglianza dell'orologio, ha bi– sogno d'essere so,vente ,ricaricata di nuova ,energia, e questa non può darg 1 liela che la preghiera. ,Ma come

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