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- 35 - so r eremita, gli sembrò di, pregare ancora, e di pregare davvero. E che' scors•e egli mai? V~de il cielo chi,arirsi d1 una luce smagliante, oss•erv,Ò un tripudio di stelle, intese uì1 concento di musiche attr•MTerso gli spazi... e poi, vide come incurvarsi i~ frrmamento, specialmente sul s~lO maestro. Gli Angeli sc,endevano e :raccoglieva– no riverenti quelle parole di pre,gihiera, ,e gli ,aff.e.tti che sgorgaivano dal cuore; e poi, mentr•e Ie pr,esentMTano al cospetto di Dio •e dei Santi, vide egli come un proflu– vio di vigore e di forza scendere daill',a1to ed investire i sacendoti, i missionari, ohe, o.-ipi-eni di v,igorìa e di sl,an– cio, percorrevano ,agiJli e lieti .le vi,e del mondo, disse– minando il Vangelo; e vide ancora ,effondersi su1Lla ,ter– ra come un ·torr-ente di luce speciale e mis,teriosa, che s'irradiava su tutte le tribù e ,gili uomini, i quali guar– dando il cielo e ,sorride<r1do a Dio, ,si .f,aoevano cristiani... Il sole del mattino v,enne a troncare quest'estasi d' amoTe, che aI gioivanetto era sembrata d'.un istante. - .Maestro, se sapeste! - So tutto, figliuolo. Tutto ho 'V'eduto. Dio vuol ,essere pregato, affinchè ,sia prosperata ia sua Chiesa, affinchè si moltirpJi,chino i saicerdoti, i missionari, e gli uomini tutti aprano l'orecchio alla paro:la di Gesù Cri– sto, e gli occhi a1H.a luce del Vangelo. Questo è il si– gnificato de1lla visione... Non per nulla io ho sempr,e pr,ega,to, e prego sovente la u'otte, 1 poichè i.I divino Maest,ro l'esige ... Preghiamo, figliuqlo; pr•eghiamo sem– pre. Arricchi,sci lo spirito tuo di questa luce, di questo amore ,divino; e quando gli anni avran maturato la tua saipienza, e lo spirito deJla Chiesa ,avrà soffiato neHa

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