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- 33 - trato copiose grazie sulle f.a,tiche dei suÒi missionari. Un Vescovo dellia Cocincina diceva (( Servono più aiila propagazione della Fede dieci Carmelitane che pr,ega– no, che venti missionari ,che pr,edicano n; òò nel senso che la predicazione se.nz; a la preghiera è ,steri1le, poi– chè mernt.re il'uomo parila all'oreochio, bisogna che Dio muov,a, il cuore. Non dimenticihiamo gl'insegnatpenti ammirabili del Vangelo. G~sù era Dio, e la sua parolla aveva dfica,cia infinita per poter convér,tire le anime. Eppure, ricor– reva ,alla preghiera, per cui gran parte del tempo, e taI– volta le intierè notti, le pass,ava i.in o,razione. l:nsegnamento ,eloquente, che non dobbiamo,• non possiamo mai perder,e di vista. Punto .e,ssenzial,e questo de11la preghiera. Oh! quan– ti mì,steri ,ci ,si svderainno in Par,à1diso ! Là, molte deille anime ,convertite nelle lontane M,issioni, riconoscer,an– no ,l,a 1loro :salvezza - o:1tr,e che dai missionari - daHe pre,ghiere di anime che s'imrnolarono, chiesero a Dio ,la con;èrsiorne di tutti gli uomini, focero continua vio– lenza sul suo cuore. Per coloro che sono ,addentro nello spirito deil Cri– stianesimo, e a,spir,ano di vedere Ge,sù conosciuto e a– mato da tutti, questa v·erità riesce di grande conso 1 la– zione, d'infi~ito conforto. Come non sentirsi eievar,~ e confortar,e ail saper•e che ,coi piccoli ,sacrifìzi d'ogni giorno, con le piccole rìnuncie e mortificazioni d'ogni ora si possono guada,, gnare anime a Dio? Come non sentirsi spronar,e ailla virtù e aM'amore 3

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