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23 - 12. La più semplice. Voi v1 recate forse a,l,la Mes 1 sa ogni mattina. Quale pensiero volete che vi v,enga nella mente e pr,~ceda gli altri? QueUo cer,tamente di ciò che vi sta più a cuoTe. Ma ,se ·voi siete vero.. ori,sti1ano, prima del1e cose vsostre, è di quelle di Dio che dov-ete preoccuparvi. Fermate il pensiero sul Pater Noster. E' la preghiera, la sola preghiera insegnataci da Gesù Cristo. Vi siete preoccupato ,qualche volta di riflettervi? C'è in esso non solo un piccolo compendio del Vangelo, ma lia ,regola fondamentaJle ,de1la vera preghiera : che prima dobbia– mo chiedere quel che rig!-larda Dio, e poi quel che ri– guarda noi. Prima dunque occorr,e domandare: « Padre, ven• ~a il tuo regno! >>. E poi : « Dacci oggi il nostro pane quotidiano n. La prima preghiera dev'essere quella che riguarda I' onor-e dii Dio, I' avrvento del suo Regno, la sal– vazione delle anime, quella de1le Missioni. Se il' anima, veramente n'è illuminaba e conrvinta, prima che faccia affiorare all'esterno il suo tormento, lo prova intimamente, lo ,sente, vi si abbevern. Ed è allora che sgorga spontanea la parola dal labbro : « Si– gnor,e, ecco che io, a due passi da-Lla mia casa, trovo Jla vostra chiesa, e in essà le mille immagini che mi paT,1ano di Voi, iJ vostro Co:r,po benedetto, ,e tutte le grazie e le gioie ohe in essa mi largite. Sì, io a,ssisto a quella Mes,sa, eh' è ~l dono più sublime che abbiate po– tuto fare agili uomini; ma .intanto, lontano di qui c'è della gente che questo dono ignora interamente, o non può gustarlo per in1ancainza di sacerdoti. Perchè, Si~

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