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- 22 - la mente, con gli occhi, coi gesti, con le opere sopra– tutto. O:bène, forse che per le Missioni non giova, e non è anzi nec_~ssario usare, utilizz,are tutte le forme di pre– ghiera? Anzitutto è la mente che bisogna iHuminare. E su d1 ciò occorre insistere. Se voi non conoscete appieno i bisogni delle Missioni e il dovere che vi corre di sov– venirle, non potrete mai sentire Ia necessità di interes– sarvene, sia con Dio che col prossimo. Sì, anche col prossimo. Non desiderate che altri entri nelle vostre vedute e partecipi del vostro aposto– lato a favore ,di quest'opera divina? Iilluminateli dun– que, istruiteli, fate loro comprendere l'importanza del- 1',argomento, la necessità del soccorso; fatene sentire il pressante bisogno, e allora tutto verrà da sè. Fatene sentire, abbiamo detto. La convinziore de– v'essere intima, profonda, connarurata. Quando si sen– te il bisogno, •si manifesta; a1lorchè un ,dolor,e punge !',anima, essa emette dei lamenti, e chiede soccorso. Oocorre quindi sentire nello spir.ito il dovere, la neces– sità d'aiutare, principalmente con I.a preghiera, le Mis– s1om. Allora, ,sopratutto aillora, la preghiera emerge spon– tanea, assidua, vibrata, sotto mille forme e in cento occasioni, poichè la mente è i!'ischiarata, conosce i bi– sogni pressanti di ·tante anime che corrono alle perdi– zione. In tal caso, anche se si volesse, non si potrebbe •rista'l'si da,] .pregare e f.are violenza al Cielo. E aHora la preghiera sgorga spontanea, più facile, più semplice.
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