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- 20 - sua Chiesa, per assicurare la prosecuzione della sua di– vina missione. Or, affogare neg1i inter,essi e nelJe vanità, senza volgere un pensiero al ~rand.e problema deUa conver– sione del mondo, è inte.nimente indegno del cristiano. Non p:-endere ·parte attiva all'avvento e ,al compimento del .regno di Gesù Cristo sulla terra, è avere abdicato ai doveri di figliuoli di Dio. Occuparsi di tutt'altro~ che della salvazione delle anime, è puerilità. Ohe cos,a vale, che può valere mai il progresso delle arti, deHe lettere, del commercio e dell'industria, se il reg:no degli spiriti, ,deUe anime, delle intelligenze resta ottenebrato da mille errori e pregiudizi.i? E che vale i,l fulgor,e di tante sòenz,e, ,quando Gesù Cristo, cioè Jo scopo della nostra esi,stenza nel mondo, è igno– rato, sconosciuto da quattro quinti dell'umanità? Che valgono tutti i successi presenti e futuri nel oampo tem– porale e materiale, di fronte alla peir,dita eterna di tanti miJioni di pover•e creature? La verità ,si è che a ,questo problema non volgia– mo abbastanza Io sguardo e ,l'attenzion,e. Si è che aJ mondo deUe anime non pensiamo che poco, molto poco. Eppu11e Dio ha creato ogni oosa affinchè le am– me lo ,amassero e si salvassero. Problemi più importanti di questo? Nessuno. Affari che possano equiparar'Visi? Nessuno. Tutti i grandi e veri problemi non si assommano che in questo, non hanno importanza che in relazione a •questo, •e la stessa luce di cui briJlano, non proviene che da:l fulgore di questa verità.