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- 18 - S. Pado lo prodamav,a akamente: « Solo per la grazia di Dio son quel che sono. lo ho piantato Ja croce in mezzo a voi, Apollo mio discepolo l'ha innaffiata coi suoi sudori e le fatiche; ma chi ha dato l'incremento . non è che Dio >>. Sì, è Dio che dà il successo, ,e lo dà quand'è pre– gato. Noi possiamo inter,essarci molto deHa nobìJ.e ope– ra delle ,M,issioni mandando danaro, facendo della pro– paganda, industriandoci di fornir,e i mezzi. Ma ciò è nulla, o produce molto poco, se non e' è Ia preghiera, medi,ante la quale scende ila ,rugiada deUe grazie cele– sti, che f.e.conda il Jlerreno e lo r•ende fertile, che am– moHisoe i cuori e li fa docili, che illumina le menti e ne fuga le tenebre. Gli aiuti pecuniari, e la cooperazione materiale so– no necessari, senza dubbio; ma ,quella spirituale è m– dispemabile, ,ed è da coUoèarsi a:l primo posto. E' qui ohe occorre applicar bene la paro.la del Vangelo: << Bisogna far I'uno senza trascurar l'altro n. Cioè, ~are l'uno e l'altro insieme, diversamente la no– stra cooperazione è monca. Non c'è che da leggere le stol"ie e le rdazioni dei missionari, dove ,si trovano taJvolta pagine commoven– ti, le ,quali fan risa:ltare luminosamente la forza deUa preghiera per la conversione delle anime. Nell'opera, ad esempio, ,del Cardina!l Massaia - « I miei 35 anni di missione nell'Alta Etiopia n - vi-sono :avvenimenti così i□portanti - e maturati sotto l'influsso evidente d~lla preghiera - così belli e suggestivi, che ra:pisco– no, commuovono ed incantano.

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