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17 - 9. L'uno e l'altro. Non e' è dunque che da ,entrare a v,e,le spiegate in questo mare immenso deUa preghi~ra per le Missioni, pei mi,ssionari, ,peà mi:lioni e milioni di poveri inf.edeli che ancora il mondo conti,ene. O anime ,che conoscete e amate Gesù Cir 1 sto, qui è il vostro campo, qui e non altrove. Uomini che s'interessino per le Missioni, oggi gra– zie a Dio ce .ne sono abbastanza; ma ,quanti sono co– loro che pregano, conf,orme al corn,ando del diviµo M•aestro : « Pregate ~l P,adrone della mèsse, rperchè man– di nuovi operai? ». Ah! qui è quasi ,i•l deserto. Gente che ,ammiri i missionari, ce n'è un pò da per tutto, anche tra gli avversari delila Chies,a, perchè la loro opera disinter,essata ,ed eroica, non può las-ci•are indifferente nessuno. Gente che :lodi questi apo,stoli, · e ne predichi la nobiltà degli sforzi, e ne -esalti l'opera c.ivi•liz~atr,ice, non manca in -tuUe Je da:ssi s9ciali; gente che dia dan,aro e fornisca m,ezzi materiali, ce n'è rpUII',e, non molta, ma oe n'è. Ma ge11te che preghi a tal uopo, gente ohe rivolga al cielo la parola per moltiplicare gli operai evangelici, per sainti6ca11li e sostenerli, che fac– cia vioienza al Cuore di Dio affinchè susciti òentinaia di miglraia di nuove vocazioni, di ,questa gente ce n'è po– ca, molto poca. Eppure è ,qui il s,egreto del successo, di tutti cessi d'ordine spi,ritua1e. Qui, neUa preghi.era. S. P,aolo, che possedeva i doni deHo Spirito ·. 1 sue- Santo in grado non comune, e i,l quale per dove passava scon– volgeva i cuori con Ia forza della parola e dei miracoli, 2