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determinata tanto, più facilmente a farle tal concessione, ben sapendo in quanto buone mani sia essa affidata, ». ------, Lettera del car– <lin,aleConsadvi, Segreta,rio di Stato, a mgr. Turchi, del 13 aprile 11803. - Arch. Vat., Arc!ivescovi e Vescovi, sm., 630.1, min. E' uopo, inoltre, tener presente che si erra allorchè si afferma. cb,e mgr. Turchi ab– bassò suo tono all'apparire de' francesi, co– sì il severo Oappuccino fra i cani muti non 'l!alentes latrarre. Ne è prova aperta 1~ let– tera seguente, ove vedesi il cadente vecchio seguire sua coscienza, anche se sa, di tro– v~rsi di fronte la, Moreau St. Mery: « Scrit– ta• l'ultima mia lettera all'Eminenza Vo– stra Reverendissima, sotto il giorno 1 di a– prile, ed a•ffidata. per la sicura e sollecita spedizione a ,questo nostro amministrator ge– nerale, ricevei poco ,dopo ,dal medesimo, al– tra lettera avente 1ru data, del 31 marzo [let– tera di tono altero ed aCil'e] ,sull' argo~ento stesso' del1a prima,, e mi faccio un dovere di 1 rassegnarla in copia all' Eminenza Vo.stira Reverendissima. In sequela de' principì e– spressi in detta lettera, entrò esso ammini– stratore con tre professori dell' Accademia, nostra delle belle arti ed un servo nel mo– nastero. di sian Paolo la mattina del 131 cor– rente, e ,recassi addirittura alla camera di– pinta dal Correggio, e vi si trattenne, colla compagnia, tre quarti d' or1a in circa. Co– desta compagnia doveva essere più numero– sa, es;iendovi stati invitati tutti li pro.fesso– ri delle belle arti, ma ,sette si dispensarono dall' accettar l' invito, e se ne dispensò pu– re il secretario perpetuo dell' .Accademia, .conte Prevosto Scutellari, nell.a persuasio- ne che il lodato amministratore non fosse munito delle facoltà necessarie a quietare La loro coscienza; dal che, poi, n'è deriva– ta immediatamente la sospensione ,dei sol– di a tutti gl' individui dell' Accademia, so- · spensione che ignorasi fino a qual tempo sarà prolungata. Mi farà or1a, giustizia l' Eminenza Vostra Reverendissima che non senza ragione umi– liai, col ,di lei mezzo, al Santo Padre le ri– verentissime mie suppliche, ond' esser muni– to delle facoltà accordate ai vescovi dell' I– talica. Io già vedeVla l'andamento delle co– se, e prevedeva quanto è poi seguito, e prevedé il di più che seguirà; e già 'ho dei dati a temere ·che ,sarà, messo ostacolo ai ve– scovi dello stato rispetto alle ordinazioni. 39 Non ho mancato, nè mancherò in appres– •so, coll' assistenz,a del Signore, di usare tu.t– ti i possibili niezzi, perchè non sieno vullie, rati i diritti delfa Ohiesa e dell' episcopato. Nell' abbocQamento avuto il giorno :n marzo prossimo pass,ato coll'amministratore generale, dopo :aver. ripetuto ,al medesimo quanto aveagli scritto, di non poter cioè in modo veruno consentire all' ingresso degli. , artisti nella clausura di san P1aolo (e fu al– lora eh!:) convenne ,scrivess' io a Sua Beatitu– dine ond' esser munito delle opportune fa. coltà) rappresentai su. d' altri oggetti, cihe interessavano· la mia coscienza, e primo sul-· l'istruzione da lui ·data sotto li 8 marzo prossimo passato agli stampatori dello stato in materia di stampa e ,d'introduzione di libri, nella quale ,è preferita del tutto .La vi-. ,sura del vescovo; ed ebbi promessa. Idi una. provvidenza, per cui gli stampatori non avrebbern omesso di assoggettare alla soli- t1a revisione del vescovo li manoscritti da stamparsi; promessa, per altro; fin q.ui l1on ·eseguita e su della quale non la.scierò di ri– petere le mie istanze. Credei prudente, cosa il non far parola sul vidit che compete d padre inquisitore, essendo troppo notoria la ,si11istra sua prevenzione contro di codesto sacro tribunale. Rappresentai, in secondo luogo, su la 1,e, cita già, fattasi t,re volte, seguite nel teatrn pubblico la passata. quaresima di una co– media .intitolata il Fenellon, in cui veng·o assicurato esser notabilmente compromessa la dignità, episcopale e pregiudicato il buon concetto delle monac!he. Rappresentai, per terzo, su di, un dram– ma intitolato Peres e Zimisca, che av,evasi. a recitare il sabato di P1assione; dramma che 'è una vera satira contro il tribunale del- 1' inquisizione; ed ebbi la sicurezza che non sarebbesi recitata, come nol fu in effetto, essendogli stato sostituita altra comedia. Ot– tenni pure dal lodato amministratore che durante la .Settimana Santa e quella di Pa.– squa stesse chiuso il teatro e non vi fossero altri profani spettacoli. Dopo aver reso conto all' Eminenza Vo– stra Reverendissima 1de\W oper,ato mio fin qui, di cui la supplico ren<lerne intesa Sua Santità, discendo a ringraziarla viv ,amen.te clell' amplo rescritto procurato dal Santo .Padre alle mie. preci, rescritto ,del quale ue userò con quella prudente circospezione che

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