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----,.--_ r--CC~;\•;,a;; .•' 38 Stato, a mgr; Turchi, del 30 ottobre 1802. -Arch. Vat., Arcivescovi e Vescovi, sm., 370.1, min. In questa lettera il cardinale Consalvi scrive di professare « sincerissima stima » a mgr. 'Turchi; l' àffermazione non è retto– rica o formula stereotipata, poichè, (oltre la singolare premura per mgr. Turchi, che rilevasi nelle lettere del Segretario di Sta– to di Pio VII) come non v'è, lettera,, di chiunque essa sia, diretta al Pontefice o al– la Segreteria di Stato, ohe quell' inde.fesso porporato non leggesse, scrivendo in margi– ne o a tergo il concetto di risposta (:anche se questo _veniva espres130 icoi monosillabi Br Or, vale a dire una risposta che sia ri– cevuta ma non tocchi l' argomento della let– tera, siccome, ,ad esempio, accade per in– discrete lettere, cui è tema qualche promo– zione od impiego), concetto che il minutan- -te doveva porre in forma, così non mette– vasi a pulito minuta alcuna c.he la, rapida e concitata mano del segretario non avesse ripetutamente corretto e portasse a margi– ne la· sua ap,provazione, in questi termini costantemente concepita: « si scriva così » ovvero « si scriva » oppure « così si fac,cia » [altra volta leggesi a tergo: al sig-. abbate Baldi [Francesco]; al sig. abbate Baldini [Antonio]; al sig. abbate Mauri ~C'arlo]; al sig. abbate Boatti [Pietro], oppure, quando l'umore era gaio, a Checchino, al canoro della Segreteria - abbate Baldini; canta– va all'Oratorio a Chiesa, Nuova - (minu– tanti della Segreteria di Stato) ; a Pippo [Filippo Evangelisti], a Beppe ~Giuseppe Evangelisti] - entrambi cifristi -, con cui ne parlerò a, CJUi dirò o darò la risposta]. Provia non dubbia, a sua volta, della sti– ma in cui era tenuto mgr. Turchi da Pio VII, si ha nell' incontro seguente: cc Dal- 1' àmministrator generale di questi stati ho ricevuta, ier l' altro, la lettera, che in co– pia triasmetto all'Eminenza Vostra Reve– :rendissima. Mi previene con essa dell' ordi– ne avuto dal Primo Console di ricavare in disegno la camera dipinta dal Correggio nel convento di ,quest~ monache di san P,aolo, e delle disposizioni cihe va egli a dare onde, col mezzo ,d' abili artisti, vengan secondate le premure del lodato Primo Console. Ho risposto al medesimo amministratore in i– scritto ed ho in voce ripetuto di non esser autorizzato a permettere l' ingresso in mo- nastero agli artisti trascelti per l' esecuzio– ne dei voluti disegni, ed essere indispensa– bile il ricorso a Sua Santità, per ottener– ne la necessaria licenza. E' restato persua– so l' amministratore della mia replica, ma, nel tempo stesso, mi fa estrema premura perchè mi procuri indilatamente da Sua Beatitudine la facoltà necessaria a codesto uopo. Il perchè ricorro, con rispettosa con– fidenza, all' Eminenza Vostra Reverendissi– ma, onde si degni di mettermi a piedi del Santo Padre ed esposto a lui il caso, lo sup– plichi, in nome mio, di munirmi delle fa– coltà dorrispondenti aU' inchiesta; facoltà che imploro per ,altri casi di simil natura, e deUa quale può ben esser sicura Sua San– tità, ,che I).on ne abuserò, anzi non me ne varrò che in un bisogno estremo. :Mi preme assaissimo di esser subito gra– ziato dall' Eminenza Vostra, Reverendissima di un favorevole riscontro, giacchè mal sof– frirebbero il 'Primo Cons,ole e l'amministra– tore che differito venisse ·1, eseguimento del– le loro premure, ed io potrei trovarmi nel– le maggiori angustie per una tal dilazione. La, lettera, per questo, viene spedita per i– staffetta dall' amministratore medesimo ». - Letteria di mgr. Turchi al aardinale Con– salvi, Segretario di Stato, del primo apri– le 1803. - Arch. Vat., Arcivescovi e Ve– scovi, sm., 630-.1, orig. cc Ho riferita, a Nostro Signore l' istanza fatta a V. 8. Ill.ma dall' •amministrator g-e– nerale di cot-esti stati, d' ordine del Prnno Console, per introdurre nel monastero di san Paolo degli artisti, onde ricav,are in di– segno la camera dipinta dal Correggio, co– me gli ha commesso il Primo Console. Sua Santità,, che si fa, sempre che può, un vero piacere di concorrere nelle di lei premure, autoriz,za prontamente V. S. III.ma alla ri– chiesta concessione. Aderisce, egualmente, Sna Santità alla Tichiesta di V. S. Ili.ma che in altre occorrenze consimili, perchè noll nasca alcun ritardo dal dover eUa dirigger– si al Santo Padre per tali licenze, siano ac– cordate 1 a lei le facoltà necessarie e oppor– tune. La tanto (di mano del cardinale Consal– vi) ,giusta opinione e stima, che il -Santo Pa- · dre ha della, degna di lei person:a, lo rendo– no oerto che V. S'. Ill.ma farà uso, di tal fa– coltà con tutti quei riguardi che userebbe la medesima Santità Sua, che perciò si è
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