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30 timenti•piissimi del Supremo Capo dell' Or– dine. I vostri doveri vi sono noti, nè dovrebbe esservi bisogno d'insistere nell' osservanza di quelle leggi che sentite ogni dì ricordar– vi e nel Vang!)lo, e nella Regola professa– ta, e n.elle Costituzioni, e nelle lodevoli pratiche della, Religione. N ell' esat-bo com– pimento di queste leggi si è distinto chi mi ha preooduto. Io mi accomoderò alle circo- . stanze in cui siamo, richiamandovi al pen– siero un oggetto assai delicato, e che in og– gi è divenuto della maggior importanza. Si è questo l' edificazione del secolo. PP. e Fr.lli miei ,dilettissimi, sono pas– sati quei giorni, nei qua.li il mondo non pretendeva da noi che orazioni. Pretende in oggi qualche cosa di più. Pretende, che ci :rendiamo utili a servirlo coll' esterior mi– nister?, com' egli si rende utile a noi col 'necessario provvedimento. « Illuminarlo nè « suoi errori, diriggerlo nelle sue dubbiez– « ze, levar la maschera alla ,falsa morale, (( far rivivere la ·soda morale di Gesù Cri– " sto, difendere la religione, regolar le co– " scienze, sono questi gli obblighi nostri a ,e misura degli impieghi ai quali possiamo " essere destinati ». Per formar a tal og– getto degli utili operai parrebbe veramen– te necessaria qualche riforma dei nostri studi: ma sicc:ome tale riforma principal– mente dipende dal discernimento ed attivi– tà dei PP. Lettori, faranno questi un gran bene, se nel dettare la :sacra Teologia, la– scieranno da banda molte ,quistioni scolasti– che divenute del tutto inutili, molte ancora di quelle controversie che dividono i Cat– tolic/i dai :Protestanti sepolte in oggi in un profondo silenzio, e metteranno in sua ve– ce tutta l' opera loro in difendere la veri– tà \della Religione Cristiana, la necessitàJ e l' esistenza della ,divina rivelazione, la realtà delle pene e dei premi dell' altra vi– ta, le inalterabili nozioni del bene e del male e simili altri principii certissimi, ma che ritrovano in oggi una folla di combat– tenti indi:fferentisti e teisti. E,gli è troppo necessario proporzionare le armi ai nemici che si presentano, ed alla qualità degli àt– tacchi ,c~he si danno alla Religione. 'Troveranno in queste materie eccellentis– simi autori, dai ,ctuali trar,re argomenti per compOTre i loro scritti ed in questo propo– sito stimo bene d'ingiungere, che nessuno– in a.vvenire provvegga libri senza mia e– spressa licenza, e, quanto sarò facile ad ac– cordarla per libri utili e sodi, ciapaci d' il– lumina,re lo spirito, e di formare anche il cuore; altrettanto sarò difficile, trattandosi di libri vani ed inutili, pieni di piccolezze, e di chimerica perfezione. Non tutti però i nostri Religiosi sono for– niti di abilità e talenti per edificare il se– colo coll' eserciizio del pubblico ministero; ma neppur uno può dispensarsi dall' edifi-. carlo col buon esempio. Nel mondo vi sono, degli incredenti, dei libertini. Tutti hanno gli occhi sopra di noi, non per imitare le virtù, se ne abbiamo, ma per cogliere le nostre debolezze, i nostri difetti ad auto– rizzare la loro incredulità e giustificare il loro libertinaggio. I primi ci Ciompiangono come delusi, i secondi ci deridono come fa– natici. Conviene confondere gli ,uni e gli al– tri con una illibata condotta nel nostro vi- . vere. Non Cli sorprendano mai in contradi– zione con noi il che avverrebbe se i nostri fatti smentissero le nostre massime e lo no– stra vita fosse contraria alla professione che abbiamo abbracciata. Se siamo Figli di San– ti, viviamo come vissero i Santi e proviamo la nobiltà dell' origine con azioni degne dei nostri maggiori: la vita esteriore del Cap– puccino dev' essere una continua predic'a– zione del Vangelo, conservando in faccia del mondo, con ogni semplicità e purità di co– stume per maniera che quei medesimi i qua– li combattono la Religione, sieno,; forzati a rispettar la virtù. Sarà per altro difficilissima cosa edificare
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