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Ma io domando: Tutto èÌÒ che ha da fa- , ·:1:e con l' Inquisizione? V inquisizione è un diritto, che la Chiesa ha di ricercare, di esa– minare, di punire nei suoi Figliuoli ribelli ci delitti contro la Fede: un diritto di con– tenere, e frenare anche 'con la forza ester– na gli ap~stoli dell' empietà, affinchè non propaghino i loro errori .con orrenda strage delle anime redente da GESU' CRISTO. ·Questo diritto non può negarsi alla Chiesa, .a meno che non si voglia considerarla d' in– feriore condizione a tutte le altre legittime Società, le ,quali necessa,riamente debbono a– vere in se stesse tutti i, mezzi opportuni per •,con~ervarsi, Diritto, ohe tanto meno può negarsi alla Ohiesa, quanto che si tratta di ,conservare in essa un piano di verità e di re– gole rivela,te da DIO stesso, Io sono, è vero, aUa mansuetudine, ed alla dolcezza natural– mente inclinato. IDDIO per .sua bontà mi La dato un cuor buono e. compassionevole; "B posso dire senza jattanz.a, la Divina Gra– .zia assistendomi, di aver condotto più ani– me al buon sentiero còn le dolci e .patetiche esortazioni, che non avrei fatto con le bru– sohe ed acerbe parole. Ma qui non si parla ·-di que' delitti, che per loro pubblicità e no~ torietà soggetti .son alla, sanzion delle leggi. In questi non solamente non condanno, ap– provo anzi, e commendo le L~ggi stesse, che Ii puniscono a solo oggetto di toglierli, od :almeno di minorarli. Nella terza :finalmente al N. 24, ,si dice, ·che io credo nel C[ero un poteré della stessa natura di quello, del Vesoovo, ecc\ettuata l' Ordinazione, e che, a dir corto, io faccio :i Preti del tutto egua.Ii ai loro Vescovi; E da quali parole si ricava una tale oonsegueh– 'Za? Dalle seguenti: J.11 i conforta la saviezza, lo zelo, la 1 dottrina dell' illustre mio Clero .,che starà sempre al mio '(i,a(fl,c,o per sostener– mi nelle mie intraprese: veglierà di notte su ,le mum della Santa, Gerusalemme 1 per allon– tamare i nemici, che la minacciano. E da ,queste pàrole si può arguire, che io faccià i 17 Preti simili ai Vescovi? Ma io domando : Qual' è quel Vescovo, che possa veder tutto da sè, e tutto fare da sèi? In tal ,cmso di chi deve egli servirsi, ,se non si serve di quegli individui, che trova nel suo Clero e zelanti., ed attivi per operare con lui? Certamente se il. Vescovo conta :dei buoni e valenti Ec– clesiastici, -troverà nel suo Clero un: gran sol– lievo alle pastorali sue cure; lo confesserà, ma non· ,si dirà mai per questo ch'egli si creda simile a loro• nella podestà, e nella giurisdizione. Domando di più: Qual' è quel- 1' uomo pubblico, che entrando in' una carica d'importanza non faccia un simile compli– mento a' suoi subalterni? Ma non per questo si dirà mai, oh' egli crede i suoi subalterni a lui eguali nella podestà, e, nei diritti del- 1' impiego. Questo complimento tanto' più mi si conveniva, perohè fondato sul vero, aven- · do io nella mia Diocesi bravissimi, e saviis– simi. Parroci, ed Ecclesia,stici di ogni genere forniti di pietà, di dottrina, e di zelo, che travagliano 1sotto i miei ordini, e la mia di– rezione. Ma io temo, che un giorno IDDIO non mi chiegga ragione del tempo, che perdo a ribattere simili inezie, ohe dimostrano chia– ramente una delle due manoap.ze, o quella della buona fede, o quella del senso comune. Tutto il restante delle Riflessioni è della stessa natura.. La duodecima è veramente piacevolissima. Dopo aver ·io inveito contro gl' Increduli che millantano una tolleranza, che poi si riduce all' indifferenza per ogni Reli,gione, e quindi al puro Deismo, passo a parlare contro i Moderni Novatori, che dicendo. di voler richiamare la piirità degli antichi Canoni, rovesciano i Canoni, la Di– sciplina, e la Fede. Qui si pretende, che io .vòglia, combat.tere i Teologi rilassati. Io cer– tamente detesto non i Teologi, ma la rilas– sata morale. Ma i Teologi rilassati sicura– mente nÒn son.o quelli c•he richiamano la purità degli anticihi Canoni, Canoni auste– ri e rigidissimi. Si vede infine .che l1 Autore delle Riflessionz non ha avuto altro in vj.