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:Bisogna ben dire che abbiasi una .cattiva causa per le mani, quando per difenderla si debba. ricorrrere alla bugia, all' impostura, ed alla càlunnia. E per qual :fine, continua l' Autore della Prefazion,e, mi fu messo ai :fi.anchi Monsi– gnore della Somaglia? Per estorcere da me un'a Ritrattazione, ed: il. Prelato tanto mi cf!1'9onvenne co' suoi giri e rigiri,. che final– mente l' estorse. Ritra.ttazione però, di cui s' ignora il tenore. Oh qui, a dir vero, se non mi ricordassi di essere Vescovo, darei luogo ad un po' di • bile. Protesto innanzi a quel Dio, eh' è la Verità stessa, e cihe sarà quanto prima il mio Giudice, che nè Monsignore della S:o– maglia, n~ altra Persona, nè in Roma, nè fuori di Roma non mi ha mai parlato, e molto meno da me richiesto nessuna ritrat– tazione: protesto di non averne mai fat'ta nessuna e protesto ugualmente che per di– vina Misericordia non vi era bisogno di far- .ne, perchè, portai alla mia Consacrazione quelle stesse massime, e sentimenti, che ò esposti e nella mia Pastorale, e in tutte le altre Omelie recitate al mio popolo. Prego Dio a conservarmeli :fino alla consumazione del mio corso; sarà questa la maggiore di tutte le grazie, che io possa ricevere dalla. sua bontà. Ma io domando: Come mai tanta impu– denza nello .. stampare bugie sì grossolane? Dio ne liberi dallo spirito di partito, e par– tito d' errore. Tutto apora, o vero· o falso, si abbraccia avidamente: basta che si creda vantaggioso alla causa che si difende. Questa è la Prefazione. Passiamo ora alle Rifiessioni che sono affatto della stessa na– tura, e dalle quali potrò sbrigarmi in poche parole. Io veramente ero ri,soluto di non rispon– dere. Pensava, che la stessa Omelia 1su di cui si riflette, deponeva abbastanza su la verità de' miei sentimenti: pensava, che quand' anc·he :in essa volesse qualcuno tro- Ì5 vare in certe espressioni ùn senso dubbio ed equivoco, bastava leggere e la mia 'Past~rale è le mie Omelie peT togliere ogni dubbiezza. Infatti questa è regola sicura. Quando in , un' Opera di qualche Scrittore si trova un senso dubbio ed incerto, ricorrere ad altre suo produzioni, per rischiararlo, ed averne il senso certo, e legittimo. Erano questi i mo– tivi, ohe mi determinavano piuttosto alla noncuranza, ed al silenzio, che all' Apologia, ed aHe Risposte. 'Ma riflettendo che il Li– bretto di Livorno potrnbbe esser fatto per gettare polvere negli occhi agl'idioti ed ai semplici, mi sono, creduto in dovere di spie– gare con tutta la possihil precisione e chia– rezza i veri sentimenti, affinchè nessuno ri– manga sorpreso dalla cabala. e dall' impo– stura. E giacchè l' Autore ha fatte tante Rifles– sioni su la mia Omelia., mi si permetterà. bene di fare una Riflessione sola sopra l' Au– tore medesimo. Si sa, a non poter dubitarne, che· I' Autore prima di stendere le Riflessio– ni aveva già letta la mia Pastorale, ed al– tre mie Omelie, nelle ,quali non potrei spie– garmi con maggiore chiarezza. Or io così ri– :fl etto: Sarebbe mai vero eh' egli avesse fat– te tutte le sue Riflessioni, e ricolmata la mia persona di tanti elo~i per questo solo, per– ch' egli stesso è intimamente persuaso, ol,ie sono contrario .al suo partito? Non si pro– fondono comunemente con tanta affettazio– ne le lodi a quelli, che ,siamo certi esser dei nostri, nè si ammazza il vitello grasso per quelli, che stanno sempre con noi. Quanti :in oggi e scrivono, e stampano per difender gli errori, ohe l'Autore ha atlottati, e ne~– suno, di tanti libri è stato ,da lui enc1omiato con tanta prodigalità. Si è rivolto a me solo, ed alla -mia Omelia.. In tal raso potrebbesi sospettare un ra'ffinamento di vendetta, lo– dandomi a piena boiCica come suo, per met– termi in di'ffidenza presso la mia diletta Greg– gia, in cattivo aspetto presso le perso:q.e savie e ,dabbene, che non convengono nelle sue

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