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12 uomo di buon gusto, pieno di cognizioni, col– to scrittore, e di amenissima conversazione. La sua elezione è stata a tutti cara. Qualche vanerello, o forse pretendente ha notato in lui l' ignobilità de' natali, quasi che ad esser Vescovo sia necessario portar lustro dagli ,;,, ntena.ti ». Interessanti sono pure alcune lettere .del Duca Ferdinando al P. T. stesso ( 11). Il Duca Ferdinando religiosissimo « così cir– cospetto, e nelle massime dell' ,animo suo se– creto » (12), aveva proposto il P. T. alla &ede vacante di Parma e di -quest' affare, dopo l' elezione fatta da Pio VI, si intrat– teneva con lo stesso Padre con le seguenti lette1·e. • Caro .:~fonsignore .... Sent,o l' a,ccoglimento che vi ha fatto il S. Padre, e già me lo figuravo, stante il ~riustQ concetto che egli ha della vostra Per– sona. Ciò. che egli vi ha detto, nel farvi Vescovo, di avere più creduto al giudizio mio che di altri, è una .conferma di quianto vi spiegai un giorno in Torchiara. Ciò deve però farvi coraggio, ed animarvi nel Signore e mosti,arvi, come ne ,gono ben persuaso, acre difenditore della Santa Chiesa, e della sana dottrina, e forte impugnatore delle correnti novità, onde formare in que– stà Diocesi un C1ero buono e nemico del– ]' odierno contagio. Colorno, 5 settembre 1788 Vostro a :ff.mo Ferdinando » 11). Giorgio Ferr,ari~l\foreni: Il Cappuc– ·mno Turch·i e la Corte di Parma, in u Opu– scoli Religiosi, Lettera.rj e Morali,. di Mo– dena. Serie III Tomo I, pagg. 199-210 e 3:21-335. Vi sono oose interessantissime che :fanno vedere il valore del T. come 'Precet– tore dei Principini. La riconoscenza <le' fllioi_ alunni ducali, vi si riscontra in ogni pagma. _12). A. Neri: .Lettere inedite di P. Affò, · citate, pag. 203, nella quale si descrive il carattere del Duca. « Mons.r nostro Car;mo Sila ringraziato mille volte il Signore che il Concistoro sarà a' 15, e il P.apa me lo scrive, Oggi v' è il Vostro esame, e chi sa che non vi siate a quest'ora, che son le die– ci della mattina imminenti. Spero dunque che vi riavremo presto. Il Signore vi benedica, come di cuore lo prego, e vi dia forza e costanza contro a' moderni Novat,ori, i quali già qui (ma falsamente) si lusingano che come Uomo di spirito dobbia– te sostenerli. Colorno, 12 settembre 1788 Vostro aff.mo Ferdinando » « Monsignore nostro Car .mo che a que– st' ora credo veramente potervi chiamare ta– le, mentre sarete preconizzato già sicuramen– te, e forse anche consacrato, o almeno vicino ad esserlo. Sento, e mi figuro che nell' esame vi avran– ·no pettinato; ma sono certo altresì che avranno t-rovato in Voi quello che forse mol– ti non credevano, come indic,ava lo scritto– mi dal Papa, e il discorso da Lui fattovi al primo vostro a.bordo. Colorno, 16 settembre 1788 V ostro aff .mo Fèrdinando » « Mons. nostro Car.mo. Non posso esprime– re quanta consolazione io abbia prov~to per l'Esame da. Voi sostenuto, è vero che avrete sofferto molto; ma il Papa e tutta Roma so– no incantati di Voi, e il Papa me ne scrive tutto trasportato. All' ora presente siete dunque in abito diverso, e dopo domani san– to Vescovo intieramente; e poi da lì a poco Cavalli di ritorno. Lode ne sia al Signore, il quale vi conceda un viaggio felice. Colorno, 19 settembre 1788 V ostro aff .mo Figlio nel Signore ora che siete Vescavo Ferdinando» (13). 13). Da Giorgio Ferrari-Moreni appren– diamo pure c;he nella raccolta di sua casa vi erano altre lettere riguardanti il Turchi. - pag. 19'9 - « nella ricca collezione di autografi formata, dal defunto mio genito– re"· Queste lettere si trovano nell' Autogra– foteca Campori presso l' Estense.
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