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1771, se è vero che continua a predicar,e a Corte fino al 1778 e se nel 1788 è nominato da Pio VI vescovo di 'Parma. Li' A. che dichiara ·di aver verificato (ve– di nel retro del frontespiziò) scrupolosamen– te ogni .citazione, ,dove ha assunte ,le sue gra– tuite asserz,ioni, riguardanti •il Turchi? Al nome del Turc:hi, non si cita nessuna fonte specifica; prendiamo, adunque, le ci– tazioni di pag. 173 e 174, per vedére di tro– vare la documentazione di quanto si asse– risce del Nostro, almeno in quelle .fonti che si ri:feriscono alla situazione d:i Parma. E' citato il Balan: Storia d'Italia Volu– me VIII 0 - pag. 232. Il Balan solo- una vol– ta parla del Turchi, ma non nelle pa– gine citate. Ne parla invece a.. pag. 55 del Volume IXa, dove si fa un cénno della so– sta a Parma di Pio VI ~ mentre andava in esilio - e vi si legge: « speravasi un po' di quiete a Parma, dove il Duca., la Du– ,chessa, il Vescavo Adeodato Turc,hi spesso visitavano il Sa1rÌ.to Padre che veniva ri– prendendo le forze». E' citato il Casa : l,a Corte di Parrrw, e l,, Santa Sede, in<< Atti e Memorie della R. Deputazione di Storia '.Patria dell' Emìlia Volume Vl° - Parte P pag. 33. La citazione è imprecisa; in quanto che lo studio del Oasa :!Ci trova in parte anche nel Volume V 0 -Pa1:te na, e non vi si parla d.el Turohi. Nella terza nota è citato: Pallavicini - Pochellini (sic) (ms.) (5) Storia d-i Borgo S. Downin'o pag. 512. Questa citazione è tolta dal Balan, donde si .vede che le consulta– zioni ,precisissime, non sono poi sempre di– rette, e che spesse volte la fonte indiscuti– bile è il Balan..... Nella quarta nota è citato, il Cantù, Sto– ria degli [ta:l-iani; ma anche qui non com– pare il nome del Turchi tra i Giansenisti, di lui si dice soltanto (6); « ••.. Adeodato 5).Non Pallaviciru - Pocliellini, ma .Vit– torio Pincolini - PallmJ-icin,i (1708-1785). 9 Turchi, lodato per eloquenza rìmbombapte fu maestro dei principini, posto invidiatogli per6hè era di oscura nascita, poi fu assunto Vescovo di P~rma ». M.a se il nome del 'f. non compare neUe fonti indicate, ci proponiamo di darle noi in quèsto 1avoro, il più pos&ibile p1'.ecise; anche per smontare certe accuse che di tanto in tanto vanno ripetendosi .senza una. visione diretta, dei dòcumenti ed un esame specifico della quistione. Per l' Autore il Turchi ,appartiene ai settari, agli abati poco edificanti, ai molti cattivi preti, al gregge di adulatori ben pà– sciuti... egli è a;Postolo fanatiço del · gian– senismo. E' proprio vero questo? Lasciando andare le supposizioni, ecc.o le nostre inoppugnabili prove in contrario. Bolla Pontificia d.i no.mina del .P. Tur,chi a Vescovo La. bolla colla quale Pio VI ,affidava là Chiesa Parmense al P. Turchi è di un' auto– rità che non ammette replica (7) : << Pius Episcopus Servus Servorum Dei Dilecto Filìo Adeodato Turchi Electo Par– men. salutem et apostolicam benedictio– nem. Apostolatus ·0fficium meritis licèt i.~– paribus Nohis èx Alto commÌsllU1n quo Ec– clesiàrum omnium regimini Divina disposi– tionc presidemus ·utiliter exequi coadiuvant~ Domino, cupi-entes solliciti cot,d.e .reddimur ·et sol~rtes ut cum .de Eoolesia:rum ipsarum reg.iminibus agitur committendis .tales eis in Pastores prefi.cere studeamus ,cJ.ui popl1,,lum sue cure crpditum sciant non sofom Doctr.i– na verbi se,d etiàm exemplo ·honi operis · in– formare commissasque sibi Ecclesras, in statu pacifico et tr~nquillo velint' et valeant A.uè – tore Domino salubriter regere et feliciter gubernare. Dud'um siquidem Provisi.ones E.e- 6). To,rino U. T. E. T., 4a ediz. VoL 5°, pag. 554. 7). Arclhivio della Cancelleria Vescovile cli .Parma. Nella Bolla sono stati omessi tut– ti i dittonghi perchè mancano anche nel Documento.

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